L’esperto di economia sportiva Marco Bellinazzo parla del bilancio del Napoli ai microfoni di Radio Marte: “Bilancio del Napoli? C’era da aspettarsi un passivo. Milan, Inter, Roma e Juventus hanno fatto anche peggio, c’è di che consolarsi. I numeri in questo caso più che contati vanno pesati. La crisi dettata dal COVID-19 ha bloccato gli incassi ma soprattutto, essendosi giocato a luglio e agosto e quindi in fase bilancistica 20/21 abbiamo poste di bilancio attive e passive che sono slittate, le vedremo nel prossimo rendiconto. Vanno poi pesati i numeri in funzione del percorso che il Napoli ha fatto in questi anni”.
Sulle ultime novità – “La novità è che la rosa è stata rinforzata con tanti innesti, si è raggiunto un punto massimo di ingaggi e ammortamenti. D’altro canto però il Napoli continua ad avere qualche problema nell’incremento dei ricavi strutturali, sponsorizzazioni e stadio. L’area commerciale cresce ma dovrebbe farlo un po’ di più. Questo significa che il Napoli deve ricorrere sempre a due voci di entrata straordinaria, cioè la Champions League e le plusvalenze (e in questo bilancio ce ne sono quasi per 100 milioni). Il Napoli però ha fatto molto meglio di tante altre società”.
Su Maradona – “Gli appassionati di calcio del mondo non possono che amarlo. Su di lui ho scritto il mio primo libro, sono un fan sfegatato di Diego e di quell’epoca del Napoli. Ho vissuto il riscatto morale e sportivo che lui ha dato alla città e che spero rimanga come lascito. Io ero un bambino, ho gioito di quelle vittorie e forse in me è nato un segno di possibile ribellione allo stado delle cose, avendo dunque ambizioni e la forza per perseguirle. Chi l’ha amato ha un pezzettino di questa eredità”.