La negatività in mattinata e poi via verso Reggio Emilio per la partita di stasera. Questa la strana mattinata di Cuadrado che, come tutti gli atleti professionisti, avrebbe dovuto sottoporsi ad una serie di test obbligatori.
Il protocollo FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana), infatti, prevede, per la ripresa dell’attività sportiva degli atleti professionisti una serie di test per attestare la piena ripresa e l’idoneità fisica dell’atleta.
Tra i test da effettuare, come si legge nel protocollo, ci sono:
- Test da sforzo massimale con valutazione polmonare (test cardio polmonare) e saturazione O2 a riposo, durante e dopo sforzo.
- Ecocardiogramma color doppler
- ECG Holter 24hr. Inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo
- Esame Spirometria Completo (FVC, VC, MVV)
- Esami ematochimici (Esami ematochimici: Emocromo, ALT/AST, Gamma GT, Creatininemia, CPK isotipi, Troponina, LDH, PT/PTT, INR, Elettroforesi proteica, D-dimero, PCR, Ferritina, IL-6, Esame urine completo)
- Radiologia polmonare: TAC per COVID+: consigliabile e a giudizio del medico responsabile sanitario.
- Nulla osta infettivologico alla ripresa (per gli atleti COVID +)
Tra l’altra, sempre dal protocollo. Si legge che “gli atleti Covid+ dovranno osservare un periodo individuale di graduale ripresa nei successivi 15 gg prima di iniziare gradualmente gli allenamenti e sotto l’attento controllo del Responsabile sanitario, che a suo giudizio potrà ampliare test ed esami”.
Alla luce di quanto riportato nel protocollo previsto ci sorge spontanea la domanda: come avrà fatto Cuadrado ad effettuare tutto quanto previsto in un paio di ore, specialmente per quanto riguarda l’holter di 24 ore? Interrogativi inquietanti che gettano non poche ombre sulla società bianconera spesso nell’occhio del ciclone per il mancato rispetto delle regole che che ne dica il presidente Agnelli.
