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SPALLETTI IN CONFERENZA: “ZIELINSKI? A ROMA CI SARA’. INSIGNE? E’ SERENISSIMO, SA CHE SI DEVE REAGIRE IN CERTI MOMENTI”

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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Legia Varsavia:

Per Osimhen sedicesima gara in 2 mesi, il doppio degli esseri umani, è l’occasione per riposare? Al suo posto Mertens o meglio da sotto punta? “Ci sono giocatori che hanno muscoli differenti da altri, soprattutto i giocatori di colore hanno questa potenzialità qui, si rigenerano velocemente per fare numeri che non ci aspettiamo nelle corse. Come Koulibaly, che abbiamo sempre usato, poi il giorno dopo se gli chiedi di allenarsi con gli altri non hanno problemi. In questo caso, avendo una rosa così, si può fare un po’ di attenzione, ma ci sono anche altre problematiche. Probabilmente domani può essere anche della partita, ma con la qualità che abbiamo non lo faccio partire dall’inizio. Per Mertens prima abbiamo parlato di qualità sullo stretto prima, loro si chiudono bene, è questo li ha portati in testa al girone. Sia con Mertens palleggiando che con Petagna ci sono le caratteristiche utili con il Legia”.

Sulla pressione psicologica: “Funziona così, se vuoi avere successi importanti devi gestire queste cose, quando una cosa la racconti poi devi trovare altro per ulteriori ragionamenti perché gli altri la studiano e vanno ad assorbire le qualità. Noi dobbiamo sapere che le squadre che incontriamo sono motivate dai nostri risultati e dalla nostra classifica e noi dobbiamo essere consapevoli ed umili di lavorare ancora più in profondità”.

Sugli esterni: “Sempre l’intelligenza dei giocatori, forse sono subentrate cose differenti. Sono dei professionisti veri, sanno i loro obblighi, sono prigionieri nell’esibire un impegno, in un contesto di gruppo, sono i risultati di gruppo a fare la differenza, non quelli individuali. Devono saper coesistere, stare insieme e collaborare, così si fanno risultati, non può esserci un Napoli vincente senza risultati di squadra. Poi senza il risultato di squadra l’anno scorso anche individualmente non c’è stato mercato per nessuno, ciò che mette in vetrina è il risultato di squadra”.

Su Lozano: “S’è esagerato un po’, avevamo bisogno di determinate qualità, poi hanno iniziato a sparare palloni in area e c’era bisogno di 5 minuti di quei contrasti, l’ho tolto a 1 minuto dalla fine mi pare, era dispiaciuto ma è comprensibile. È bastato tornare al campo per vedere come ha reagito e condiviso la vittoria con gli altri ed è tutto ok”.

Zielinski è a rischio per la Roma? “No, per precauzione per non metterlo a rischio per la Roma. A Roma ci sarà”.

Sulla mancanza di rispetto di lasciare il campo: “Come abbiamo detto, l’obiettivo è vincere le partite, poi ci sono anche quelli che non hanno giocato, chi non gioca da più partite, poi ci sono i ruoli e le caratteristiche. Succede con le 5 sostituzioni quando hai necessità di qualcos’altro, fa parte del mio ruolo, non è vietato sostituire chi ho messo in campo, poi è chiaro che glielo vado a spiegare, mi servivano caratteristiche differenti, potevo scegliere anche un altro, ma serviva anche fisicità per quei 5 minuti, non ripartenze, una volta sbloccata devi mantenere il risultato”.

A Roma pensano già al Napoli, qui invece al Legia. È positivo mentalmente? “Io da domenica ad oggi non ho avuto tempo per tutte le cose e non posso metterci anche la Roma, per noi domani è un passaggio fondamentale per il nostro futuro ed i giocatori lo sanno. Chi pensa ad altro se non a vincere sbaglia”

Su Insigne: “Serenissimo, è un leader della squadra, poi capita anche ad un leader di sbagliare un rigore ma si deve fare il Napoli nonostante questo, lui l’ha già dimostrato e perciò ho detto cosa deve dimostrare ancora. Sa che si deve reagire in certi momenti, ha sbagliato un rigore o due, forse tre, ma può succedere. Cambiare rigorista non ci darebbe certezze di fare gol e si metterebbe solo a rischio certezze di cui adesso non possiamo fare a meno. Poi è chiaro che ci sono momenti dentro la partita particolarmente emotivi e vedremo come sta in quel momento e ne parlerà con i compagni, ho visto giocatori scelti fatti entrare per tirare un rigore e poi sbagliarlo. Quindi di cosa si parla? Serve lealtà ed onestà e se ne parlerà anche da soli senza bisogno dell’allenatore che può solo percepire lo stato emotivo”.

 

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