Quello che è accaduto all’uscita dal campo di Hysaj la dice lunga sul clima che si vive all’interno di squadra e società. Ieri parlavo di un clima da “tutti contri tutti” ma non mi riferivo soltanto alla parte tecnica: Giuntoli, ormai, dopo avere sperperato soldi a destra e manca, è un separato in casa che cerca di restare aggrappato alla nave che affonda, Gattuso, dopo i disastri di questa stagione, appare solo in attesa di un esonero che, a questo punto, appare imminente. Ed il mancato saluto dell’albanese al compagno di squadra kossovaro (ricordiamolo che sono due popoli in guerra) al momento della sua uscita dal campo è solo la punta dell’iceberg. Raramente si è assistito ad episodi del genere in società di serie A e, al di la dell’aspetto tecnico, il Club azzurro dovrebbe intervenire per censurare in maniera decisa l’episodio. Tra un po’, siamo sicuri, arriverà il tribunale della santa inquisizione per spiegare che non c’è niente tra i due giocatori ma il tutto è nato solo dal nervosismo di Hysaj dopo l’infortunio. Sarà l’ennesimo tentativo maldestro di nascondere una verità che è sotto gli occhi di tutti. L’episodio, se ce ne fosse ancora il bisogno, chiarisce come ormai sia inderogabile l’intervento della proprietà per fare piazza pulita in tutti i settori senza escludere nessuno di quelli che remano contro e che, soprattutto, non sono all’altezza di lavorare in un club come il Napoli.