Gattuso ritrova a la Juventus a sette mesi dalla vittoriosa finale di Coppa Italia ed anche in quest’occasione in palio c’è un trofeo anche se per il tecnico azzurro questa partita ha tutta un’altra storia: “Da quella partita sono passati sei mesi, questa è un’altra partita! È una partita diversa dove arriviamo con una mentalità diversa rispetto a sei mesi fa ed anche per la Juventus vale lo stesso discorso perché ha cambiato tanto”. Su quanto possa incidere il risultato sul prosieguo della stagione Gattuso continua: “È una finale che se la porti a casa ti può dare una botta di adrenalina ed a livello mentale ti può far alzare l’asticella se arriva una sconfitta dobbiamo essere bravi a saper reagire perché si gioca ogni tre giorni e si volta facilmente pagina. In questo momento non solo il Napoli ma in tutta Europa si fa un altro sport, perché fare una finale quando si è giocati tre giorni prima lo si fa con paura ma questo è il clima che viviamo da un anno a questa parte, c’è un’aria di paura dentro le case, negli spogliatoi, per strada”.
Su come preparare una finale, Gattuso ha le idee chiare: “Per preparare partite come queste devi dire il meno possibile e guardare di più negli occhi i giocatori. Bisogna lavorare principalmente sotto l’aspetto tecnico e tattico cercando di sbagliare il meno possibile. C’è poco da parlare questa è una partita che si prepara da sola ed il 6-0 con la Fiorentina non ci deve condizionare perché venivamo da un periodo particolare e non ci dobbiamo illudere perché anche con la Fiorentina potevamo prendere il gol del pareggio e poi la partita sarebbe cambiata, dobbiamo essere bravi a non farci sorprendere e poi vedremo come andrà a finire”.
