A Radio Marte interviene Vincenzo Salini, primario di ortopedia al San Raffaele di Milano nonché membro della commissione medica della Figc, per fare chiarezza sulla negativizzazione di Hysaj e Rrahmani, positivi al COVID-19 per soltanto un giorno. Ecco le sue dichiarazioni: “Il caso Hysaj-Rrahmani, positivi per l’UEFA e negativi per l’ASL? Molto strano, dipende anche dalla qualità e dalla quantità ricercata del virus. Può darsi che i valori UEFA abbiano valori diversi. Non è però la prima volta che succede, è accaduto anche con la Lazio. Sicuramente l’idea che viene fuori sempre più è quella di utilizzare un ente terzo che possa essere asettico e oggettivo il più possibile. Quando facciamo prelievi del sangue sappiamo che abbiamo valori di riferimento al di sopra o al di sotto. Bisogna vedere dove noi mettiamo l’asticella. Asintomatici? Discorso oggetti di molti studi, non si capisce bene se possano essere contagiosi o meno. Alcune persone si reinfettano ma generalmente si tratta di qualche brandello di virus presente nelle vie aeree. Anche su questo tema si discute molto.
Da protocollo come deve comportarsi il Napoli? Se il tampone fatto in Italia è negativo, si continua a lavorare come se tutto il gruppo squadra sia negativo. Parte più insidiosa del COVID-19 nel calcio alle spalle? Direi di sì, ora la situazione si è calmata e sicuramente il mondo del calcio regge. Speriamo che la vaccinazione che partirà a gennaio ci aiuterà ad andare verso la normalità.
Infortunio Osimhen? Quando si ha una recidiva dipende molto anche da come l’atleta reagisce a questo aspetto. Una recidiva, per quella che è la mia esperienza, necessita comunque di un intervento a cielo aperto. Poi dipende dalla situazione soggettiva dell’atleta. Effettuare una partita di calcio con una spalla instabile riduce notevolmente le performance. L’attaccante peraltro ha la necessità di torsioni, movimenti e spallate rapide. Probabilmente il ragazzo non se la sente di rientrare. Se tutto quello che è stato scritto sui giornali è vero, probabilmente è lui che non se la sente perché non ci sono controindicazioni mediche”.