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SPALLETTI IN CONFERENZA: “BISOGNA DARE CONTINUITA’ A QUESTO MOMENTO. I GIOVANI DEVONO MATURARE…”

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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino:

Per chi sono le rose? “per ricordare Mahsa Amini e Hadith Najafi (applausi ndr)”.

Che Napoli ha ritrovato? “Noi quando i nostri vanno in nazionale i medici ed i fisioterapisti li seguono per telefono giorno dopo giorno. A qualcuno ha fatto bene giocare queste partite, qualcuno, avendo giocato la doppia partita, ha dato seguito al discorso del modo di interpretare del Napoli, la Nazionale ha giocato due buonissime partite. Non abbiamo avuto nessun infortunato. Poi la possibilità di allenarsi al completo. Abbiamo abbastanza a fuoco il nostro modo di allenarsi, basta poco per richiamarlo, nonostante queste due settimane siamo pronti alla partita”.

Sulle partite ogni tre giorni. Si è ad un crocevia? “Penso che ogni partita serva a ricordare se siamo un Napoli forte o no. È un discorso che va aldilà della valutazione di una gara. Il percorso è lungo e difficile. Ogni volta dobbiamo rifare le stesse cose, ci vuole impegno costante non solo per la ricerca del risultato ma anche per sviluppare un singolo allenamento. Ci vogliono gli atteggiamenti corretti per dare una continuità di atteggiamento. Ogni partita ha un valore particolare, ci sono i tre punti in palio e la conferma che stai lavorando bene. Un risultato non può cambiare la storia di un campionato. Certo può dare una spinta ulteriore, ma il lavoro è fatto nel lungo periodo, non ho mai visto assegnare uno scudetto a settembre”.

Giocare contro Juric è sempre complicato. Per come difende il toro è meglio Raspadori o Simeone? “Giocheranno tutti e due, decida lei se vuole fare un titolare da 60’ e uno da 30’. Se quello da 30 determina la partita e va a evidenziare una scelta di momento che sorpassa quella che è l’importanza di giocare 60’. Questo discorso va affrontato in maniera corretta. Per arrivare a fare un percorso così lungo c’è bisogno di gente in forma e stimolata, di persone con minutaggio nelle gambe. I calciatori vanno usati, ci servono in condizione. Il fatto di scrivere questo titolare questo in panchina cambia poco, giochiamo tra tre giorni servono tutti e due. Bisogna abituarsi al titolare dei 60’ e quello dei 40’ visto che ora sono 100 minuti una partita. Quando uno da strappi per 70 minuti c’è bisogno dell’altro. Quelli che subentrano se si comportano bene sono quelli che fanno vincere la partita. Penso che questo ragionamento sia condiviso e facile da interpretare”.

A Milano domenichini svelò che si era un po’ arrabbiato, cosa deve fare la squadra domani? “A Milano, se una persona capace come Pioli dice che avevano giocato una partita di livello, sono d’accordo con lui, ma questo dà valore alla vittoria. I risultati vanno confrontati con contro chi li hai ottenuti. Da un punto di vista mio, vado sempre dentro quello che bisogna fare in generale. Per fare una sintesi, il talento da solo non basta mai. Bisogna essere esecutivi anche nel momento lontano dalle nostre caratteristiche. Pioli ha ragione, c’è un po’ di partecipazione nostra nelle occasioni del Milan, non siamo stati esecutivi, non abbiamo avvertito il pericolo. Se sono un calciatore offensivo e entra il terzino e il centrale va a fare il mediano aggiunto c’è bisogno di lavorare, non c’è verso, se no si va a creare superiorità numerica. Poi quando si ha palla noi si porta il discorso sulle nostre qualità”.

L’alta classifica è particolarmente affollata. “Penso che sia un equilibrio che durerà molto. Il fatto che ci sia qualcuna più dietro non conta, a tutte era stato attribuito un valore assoluto notevole. Secondo me tutte le squadre che abbiamo citato hanno le carte in regola per fare un gran campionato. Poi c’è sempre qualcuno che si infila e va a disturbare gli equilibri come la fiorentina l’anno scorso. Ora per quanto mi riguarda è troppo presto per fare valutazioni”.

Su Raspadori: “Secondo me non ha più vantaggio nel giocare con un’altra punta, dipende da che tipo di partita viene fuori. Se ti pressano forte e non riusciamo a costruire in modo qualitativo allora sì. Raspadori non ha la fisicità di Osimhen o Simeone ma se iniziamo bene l’azione non ha bisogno di nessuno. L’abbiamo visto bene e abbiamo speso dei soldini per lui. Non potevamo permetterci di fare un acquisto così importante se ci veniva a creare dei blocchi. È un calciatore forte con muscolo, che calcia bene di destro e di sinistro, sente bene la porta e ha personalità, vuole migliorare sempre e certo on si fermerà alle prime soddisfazioni. È ambizioso. Abbiamo come intenzione il diventare dei campioncini, parlo per quelli più giovani. La società è stata molto brava”.

Sulla vittoria di Milano: “Sicuramente hanno fatto vedere di adattarsi subito al livello di calcio che vogliamo giocare. Noi vogliamo essere in lotta per l’alta classifica fino alla fine del campionato. Ci siamo adattati bene e stiamo portando avanti bene il nostro discorso, c’è da continuare che è la cosa difficile. Dobbiamo andare a sbattere contro gli avversari come le ultime partite”.

Sulla fase di nessuno: “Stiamo prendendo in considerazione il discorso di riuscire a comportarsi dentro le fasi di partite lontane dalle nostre qualità. Il Milan ha avuto delle occasioni nella nostra area per questo. Il orino è un brutto cliente, sappiamo 9il valore della squadra, della società e del modo di lavorare di Juric. Quando la gente lavora porta sempre a casa qualcosa. Dobbiamo essere più bravi di loro. Vogliamo andare a vincere partite difficili, siamo pronti a misurarci con squadre e allenatori forti”.

Sull’esordio di un arbitro donna in Serie A: “Sono convinto che saprà farsi valere e avrà il rispetto di tutti”.

Sul turnover: “Secondo me si fanno dei torti agli altri se si parla solo di Juan Jesus e Ndombele. Ndombele sta crescendo molto e ci servirà visto che ha delle caratteristiche che a noi mancano. Va a fare sportellate ed è molto fisico. È chiaro che tra qui e martedì qualcosa cambierà. Per domani non penso di cambiare molto, i calciatori sono tornati tutti in condizione ottimale. Sono vogliosi e hanno la mente pulita. Non ci saranno molti cambi”.

Il pregio che vuole rivedere e l’errore più grave. “Il pregio è che i veri campioncini sono quelli che hanno la forza mentale di non fare differenze e di sapere bene la professione che svolgono dove vengono implicate più cose. Bisogna saper reagire ai momenti di difficoltà. Bisogna andare seguito a quello che stanno affrontando adesso. Con la squadra si sta spesso assieme e gli si fanno anche domande. Loro conoscono quanto me di calcio e di situazioni di gioco e sanno benissimo, quando si parla di atteggiamenti, a cosa assomigliano. Non ho niente da chiedere differentemente. Quello che mi piacerebbe non rivedere e qualche gol sbagliato davanti al portiere che alla lunga ti può costare qualche risultato. Bisogna fare quello scatto che più o meno tutti i giovani devono fare. Noi interpretiamo tutto alla stessa maniera ma quando maturi devi sapere qual è la tua palla e sapertela portare a casa”.

Bisogna far girare molto velocemente il pallone domani viste le caratteristiche del toro? “Si bisogna avere una continuità di momento e una sintesi di qualità. Si ha poco tempo per dare via la palla quando si crea uno spazio”.

Inzaghi in conferenza ha detto: “Dove alleno io aumentano i ricavi ed arrivano i trofei”. Cosa manca al Napoli per raggiungere questi risultati? “È discutibile questa cosa, noi vogliamo dare continuità a questi risultati, siamo ambiziosi. Non ricordo cosa ho fatto in precedenza, sono molti anni che faccio questo lavoro, mi piace guardare quello che sarà”.

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