Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino, in programma domani ore 18 presso lo Stadio Diego Armando Maradona:
Abbiamo visto la versatilità dei giocatori. Quanto c’è della sua capacità visionaria e quanto c’è della disponibilità dei calciatori nel ricevere le sue indicazioni? “La qualità È tutta dei calciatori. La caratteristica fondamentale è il saper giocare a calcio, saper trattare la palla. I nostri calciatori sono quasi tutti di quella pasta lì. Dentro la qualità chiedere dei movimenti è facile perché con la qualità che hanno portarli in fondo diventa facile. Poi bisogna mettere qualcos’altro. Bisogna andare a prendere la palla in maniera corretta e fare le scelte giuste una volta presa”.
Dopo una settimana così particolare che segreto ha lei per mantenere sempre alta l’attenzione? “Io penso che sia difficile trovare n segreto, io non ne ho. Può essere quello di voler stare assieme ai calciatori, condividere molte ore della giornata e di alzarsi presto la mattina pensando al tuo lavoro o poter mettere nel proprio computer il fatto che la sera quando lo apri ti fa la domanda se sei contento di quello che hai fatto nella giornata?”.
Nuovamente su Mertens: “A Firenze stavamo vincendo 2-1 quando ho tolto Fabian e Osimhen e l’ho fatto giocare sotto la prima punta quando stavamo vincendo. Per tenere più distanti le pressioni degli avversari metto, In partenza di gara è ancora più facile metterlo lì perché devo vincere la gara. Se lo metto quando stiamo vincendo il discorso è eloquente”.
Su Fabian e Ghoulam: “A Fabian non manca nulla per giocare come regista, lui è quello che tocca più palloni, è quello che è in mezzo a tutte le costruzioni di gioco. Secondo me è il suo ruolo anche se poi li può fare tutti. È un ragazzo sveglio con tecnica e fisico, bisogna valutare dove va a perdere un po’ di quelle qualità. Avergli ridotto lo spazio dove andare ad esercitare lo ha un po’ beneficiato perché può produrre più cose. Ghoulam sta molto meglio ed è molto vicino alle condizioni giuste per esprimere tutte le sue qualità. Per quello che sono stati i suoi recenti passati ha bisogno di un inserimento più graduale”.