Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha commentato la vittoria nel match di questa sera contro il Cagliari ai microfoni Dazn:
Su Anguissa: “Viene da un calcio di lotta e fisicità, copertura degli spazi e resistenza. Noi invece privilegiamo altre caratteristiche e per questo diventa evidente, soprattutto al Napoli che aveva una carenza in questo senso. A fine primo tempo viene negli spogliatoi e parla di quello che succede, di quello che ha visto in campo. In gergo si dice “prende notizia” e capisce i comportamenti della squadra avversaria. È molto intelligente e forte, oltre a essere un ragazzo tenerissimo, ha fatto amicizia con tutto il gruppo”.
Sui cambi: “Chi non si sente titolare ad entrare a partita iniziata, non può fare neanche il titolare dall’inizio e non può giocare in un contesto di squadra. Rarità un gruppo così? Se uno non ce la fa deve essere aiutato dai compagni, ci sono 5 cambi e ognuno è titolare anche per pochi minuti. Non si è solo amici se si gioca titolare, si giocano tante partite e finora non c’era ancora l’esigenza di fare turnover. Tante squadre, compresi noi, devono entrare in forma. Poi quando si gioca ogni 3 giorni ci vogliono i giocatori che si sono allenati bene e non quelli con la puzza sotto il naso perché non hanno giocato”.
Sui due anni senza una panchina: “Chiariamo alle volte ho discusso anche con voi, ma è un atteggiamento di difesa. Motivazioni? Ormai ho 62 anni e anche se sono stato un calciatore scarso quando vedo giocatori che hanno qualità e la buttano via per non aver atteggiamento divento una belva”.