Ormai è diventato impossibile conoscere i tempi di recupero degli infortunati in casa Napoli. Nemmeno date orientative, cosi è stato l’anno scorso per l’infortunio di Koulibaly, così è adesso per Osimhen e così si sta verificando per gli infortuni di ieri partiti da Lozano e Koulibaly e quello subito a Milano da Mertens. Un comportamento strano visto che tutte le società, nei bollettini medici dei loro staff sanitari, comunicano puntualmente oltre alle tipologie di infortunio anche i tempi di recupero. Difficile capire come mai nel Napoli questo non accade. È così sia per Koulibaly, sia per Lozano che per Mertens ed Osimhen non si conosce una data per un potenziale rientro. Sembra che lo staff medico azzurro navighi a vista senza avere un’idea precisa. Sui tempi di recupero degli infortunati ormai la musica è sempre la stessa: “condizioni da valutare”.
Che qualcosa non funzioni più bene nello staff sanitario azzurro lo si è capito lo scorso anno con Koulibaly che, infortunatosi il 14 dicembre contro il Parma (stiramento al bicipite femorale) restò fermo per 46 giorni rientrando a febbraio nella partita con il Lecce nella quale si provoco’ una ricaduta che lo tenne fuori fino al post lockdown.