Piotr Zielinski, centrocampista dell’Inter, ha parlato a lungo in un’intervista con la Gazzetta dello Sport, svelando le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare Napoli dopo otto stagioni e a intraprendere una nuova avventura con i nerazzurri.
Quando gli viene chiesto se ha già ricevuto un soprannome alla Pinetina, Zielinski sorride e risponde: “No, ma il mister mi chiama ‘Ziello’: mi piace, mi ci sto abituando…”. Un segnale evidente che, nonostante la recente transizione, si sta già integrando bene nel nuovo ambiente. Il centrocampista polacco non ha nascosto le sfide iniziali: “I primi giorni sono stati un po’ complessi. Era tutto nuovo e non è facile cambiare dopo otto anni. Ma devo dire che ogni giorno va sempre meglio. Conosco un po’ di più l’ambiente, che è sano e per questo è facile adattarsi”. Zielinski ha anche elogiato l’approccio di Inzaghi e del suo staff, notando un’intensa preparazione fisica, segno della serietà con cui il club affronta la stagione.
Riflettendo sul perché della sua scelta, Zielinski spiega: “Avevo altre possibilità, in Italia e all’estero. C’erano anche club disposti a pagare qualcosa a gennaio, ma guardando le qualità dei giocatori dell’Inter e il modo in cui venivano messi in campo da Inzaghi, ho pensato che fosse il posto giusto. Ho scelto il progetto senza dubbi e ho aspettato”. Nonostante l’offerta allettante dall’Arabia Saudita, il centrocampista ha deciso di restare a Napoli, dimostrando che per lui la qualità della vita è più importante del denaro.
Zielinski ha anche parlato della sua esperienza a Napoli, dicendo: “Ho passato anni indimenticabili. Ho anche comprato casa poco prima di lasciare la città, quindi ci tornerò”. Milano, però, non gli è sembrata troppo diversa: “Anche qui ho trovato un bel sole!”, ha aggiunto con un sorriso. Riguardo al recente commento del suo ex presidente De Laurentiis, che ha scherzato sulla sua scelta di Milano per la nebbia, Zielinski ha risposto: “La nebbia in Polonia c’è davvero, non mi offendo. Era solo una battuta, niente di più”.
Parlando delle similitudini tra Inzaghi e i suoi precedenti allenatori, come Sarri e Spalletti, Zielinski ha notato una continuità nell’approccio al gioco: “L’identità è simile, quella di giocare la palla, mantenere il possesso, creare occasioni. Un Dna che appartiene a questa Inter e apparteneva anche al Napoli”. Sulle delusioni della passata stagione del Napoli, Zielinski non ha una spiegazione chiara: “Non credo sia dipeso solo da noi giocatori. Diciamo che qua all’Inter c’è più abitudine alla vittoria e questo può aiutare nel ripetere grandi risultati”.
Infine, riguardo all’Inter attuale, Zielinski è cauto ma ottimista: “È ancora presto per dire se è la squadra più forte con cui ho giocato, ma di certo è fortissima. L’anno passato è stata superiore e, aggiungendo giocatori come me, Taremi e Martinez, la squadra è ancora più competitiva”. In vista del prossimo Inter-Napoli di inizio novembre, Zielinski non nasconde l’emozione: “Mi emoziono già, sarà diverso ma bello. I napoletani mi vogliono bene, come io voglio bene a loro. Ora devo fare la stessa cosa con i nuovi tifosi, per questo farò di tutto perché vinca l’Inter”.