Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli:
Sulla prestazione contro la Lazio: “Per vedere una squadra ordinata e compatta, il Cagliari dovrà essere lucido e carico. La mia curiosità è che è la terza partita in una settimana e devo capire come stanno i giocatori a livello fisico. Dopo la gara dell’Olimpico si è pagato contro l’Empoli, quindi vedremo domani se i ragazzi avranno recuperato le forze mentali e fisiche”.
Per una partita come quella di domani, meglio un attaccante fisico o rapido? “Non parliamo troppo di tattica, non voglio dare vantaggi. Domani vedrete la formazione, come sempre sceglierò la formazione che mi darà la possibilità di fare meglio e soffrire meno”.
Su Grassi: “Lo conoscevo già da tempo, ha avuto un brutto infortunio che gli ha un po’ limitato la carriera. Da quando sono arrivato io non si è potuto fare un allenamento intenso. Non pensiate che cerco alibi, ma non si può nascondere l’evidenza. Per vedere tutta una serie di cose di Mazzarri ci vuole tempo, tra un mese e mezzo si vedrà. Ora mi mancano dei dati per poter fare scelte diverse e cerco di sbagliare il meno possibile basandomi sulla gara precedente”.
Sulla fase difensiva: “Si è provato anche sui corner, dove sono stati presi troppi gol. Nelle situazioni quasi da fermo abbiamo fatto il possibile per migliorare due-tre aspetti. Dal punto di vista della solidità difensiva si è fatto un qualcosa di globale. Quando la squadra è solida si può poi fare un gran fase offensiva. Ci sono stati anche giocatori infortunati, non sono alibi ma vengono tutte insieme queste cose nel momento che fai tre gare in una settimana e ciò complica ancora di più le cose. Come ad esempio Godin”.
Come ha trovato i ragazzi dopo la partita con l’Empoli? “Li ho visti dispiaciuti e consapevoli di avere fatto una brutta partita. Loro stessi hanno ammesso di avere fatto tanti errori e questo dimostra la mancanza di lucidità. Questo è da capire, se era un fatto mentale di sentirsi responsabili davanti al proprio pubblico o altre cose. Sembrava che avessimo le gambe bloccate, ho fatto il confronto tra Lazio ed Empoli, ne hanno preso coscienza e per me è stata una buona riunione. Abbiamo avuto solo tre giorni di tempo per lavorare, vediamo se siamo riusciti almeno in parte per andare vicino alla condizione vista con la Lazio”.
Quanto è problematica la gara col Napoli nel suo percorso? Cosa si aspetta? “Io mi aspetto il massimo dai miei giocatori, ho visto dati diversi con l’Empoli rispetto alla Lazio. Ora c’è la terza gara, poi c’è la sosta e vanno via tanti nazionali ma avrò alcuni giorni per inculcare nei giocatori che rimarranno alcune cose per aiutarli ad avere più certezze, due identità che si possono alternare. Non posso sapere cosa succede domani, sono arrivato otto giorni fa. Poi lunedì tireremo le somme e sarò più chiaro alla prossima conferenza”.
Quali sono le certezze che vuole già rivedere nella gara di domani? “A tutti devo dare più riferimenti possibili, non posso andare oltre a questo. Il problema è dargli indicazioni durante il possesso palla. Per questo ci vuole tempo. Ora ho dato certezze sulla fase difensiva che su quella di costruzione. Un allenatore nuovo ha bisogno di tempo per dare la sua idea di gioco. Per aspettare l’identità delle squadre di Mazzarri ci vuole un po’ di tempo”.
Lei ha chiesto un Cagliari camaleontico, ma si è vista soprattutto confusione: quali sono i principi da cui ripartire? “Si è cambiato poco a livello tattico, onestamente. Devo dare a tutti più riferimenti possibili, soprattutto nella fase offensiva e nel possesso palla ma bisogna capire che qua ci vuole del tempo. Per ora mi sono basato sul dare certezze in fase difensiva, domani contro il Napoli non potremo dare opportunità in ripartenza a una macchina da guerra come il Napoli. Magari altre squadre fanno più fatica in costruzione, soprattutto penso a quelli che hanno cambiato allenatore in estate. Io sono arrivato da pochi giorni ripeto, un po’ di pazienza ci vuole”.