Dopo la replica di Koulibaly e Roger Milla, anche la Federcalcio africana fa sentire la sua voce attaccando apertamente il Presidente del Napoli De Laurentiis per aver pubblicamente dichiarato che i giocatori che firmano per il Napoli devono firmare una rinuncia alla partecipazione alla Coppa d’Africa come condizione per l’impiego. Per la Federcalcio africana De Laurentiis potrebbe aver violato l’articolo 14 del Regolamento Disciplinare Uefa e, pertanto, sollecita la stessa Uefa ad avviare un’indagine disciplinare nei suoi confronti.
“Siamo sconvolti – si legge nel comunicato della Caf – dalle affermazioni irresponsabili e inaccettabili del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sui giocatori africani e la Coppa d’Africa. Dobbiamo presumere che il presidente del Napoli includerà condizioni restrittive simili per i giocatori del Sud America, dell’Asia e di altre Confederazioni vietando loro di giocare nelle competizioni continentali che sono importanti per lo sviluppo e la crescita del calcio a livello globale? La Coppa d’Africa è la competizione di punta del continente africano e una delle principali competizioni calcistiche mondiali. La sua ultima edizione in Camerun è stata trasmessa in più di 160 paesi e ha attirato più di 600 milioni di telespettatori”. Una stilettata graffiante quella della CAF all’indomani dell’ennesimo show del Presidente azzurro che nel corso dell’amichevole con l’Espanyol si è prima recato presso il segnalinee a protestare e poi al termine del primo tempo è entrato in campo raggiungendo l’arbitro per continuare nelle sue proteste. Un comportamento che si stenta a ritrovare negli annali del calcio se non in qualche film stile il “Presidente del Borgorosso” magistralmente interpretato dall’ inimitabile Alberto Sordi.
