Eugenio Fascetti, ex giocatore ed ex allenatore, parla della situazione del Napoli ai microfoni di Radio Crc: “Il Napoli è una squadra alterna, molto bene a Milano, malissimo ieri, gli azzurri diventano pericolosi quando non hanno punti di riferimento davanti; Petagna cerca poca profondità. L’assenza di Osimhen, sotto questo aspetto, si sente moltissimo.
Sul modulo: La squadra deve cambiare aspetto anche durante la stessa partita a seconda dei momenti. Una squadra deve essere padrona di parecchi schemi. Sono per un gruppo camaleontico”.
Sul match tra Napoli e Lazio: “Gli azzurri non erano grintosi. Una delusione. Quest’alternanza nelle prestazioni non so da cosa sia dovuta; dobbiamo ricordare però che ieri sera mancavano due giocatori importanti per il Napoli, di grinta e di esperienza. Quando mancano Mertens ed Insigne il Napoli è un’altra cosa.
Su Insigne: Insigne? Da allenatore di un’altra squadra, se la palla andasse a Lorenzo sarei sempre in apprensione. Non si può essere contro il capitano, smettiamola. Chi sa giocare a calcio deve essere protetto proprio perché ce ne sono davvero pochi di questi fenomeni”.
Su Osimhen: “È un giocatore di grande avvenire, ha velocità, che nel calcio moderno è importantissima. È un ottimo acquisto, ma ovviamente deve fare esperienza. Il nostro non sarà il calcio più bello, ma è sicuramente il più difficile. In Italia c’è un ritorno della marcatura ad uomo, duelli a tutto campo, quindi per un attaccante avere sempre qualcuno attaccato alle spalle è dura.
In conclusione: La rosa del Napoli attualmente è ben assortita. A centrocampo bisogna attendere un po’ lo spagnolo Fabian Ruiz, che sembra in fase di calo, ma c’è uno Zielinski che è arma in più”.