In molti si erano illusi dopo la vittoria di Milano dimenticando che il Milan viveva un momento simile a quello degli azzurri sotto l’aspetto del gioco e dei risultati. Una vittoria che aveva coperto i problemi della squadra e lo stato di confusione del tecnico che in questo momento di difficoltà pare avere perso la bussola e con essa le certezze. Cambi e lettura delle gare discutibili nel momento in cui sono venuti a mancare i cardini della squadra, idee confuse sia nella valutazione degli uomini a disposizione sia nella scelta delle formazione e nei cambi, confusione trasmessa inevitabilmente sul campo. A testimoniare questa impressione quello accaduto contro lo Spezia quando sul doppio cambio Demme e Ghoulam, ben cinque giocatori in campo si sbracciavano verso la panchina chiedendo indicazioni. Eppure contro uno Spezia, squadra non certo di primo livello, ci voleva poco per portare a casa il risultato pieno, invece, contro i liguri, che vantano il poco invidiabile primato di difesa esterna più battuta del torneo, con 27 gol al passivo (con una media gol subiti di 3 a trasferta), gli azzurri non sono riusciti a fare nemmeno un gol rimediando una sconfitta senza che gli avversari avessero mai tirato in porta. Responsabilità evidenti del tecnico ancora convinto che Petagna possa dare più di Mertens, che Ounas sia un giocatore di categoria, che Ghoulam sia ancora un effettivo da potere utilizzare, che i Malcuit, i Demme siano giocatori su cui poter contare. Forse non lo crederà ma di sicuro non lo dirà mai visto che fin dai primi giorni di ritiro ha sempre sostenuto di essere un aziendalista. Alla confusione di Spalletti si sono uniti altri problemi legati agli infortuni con i giocatori che entrano in infermeria e non ne escono più. Una situazione che è destinata a durare fino a metà febbraio a meno che la Coppa d’Africa non venga rinviata. Un futuro che appare meno roseo dopo l’avvio entusiasmante che aveva visto gli azzurri stare per molte settimane al comando della classifica ed appare difficile credere che De Laurentiis posso investire sul mercato di gennaio per sopperire alle importanti assenze, considerata la sua scarsa predisposizione nel mercato invernale.
