E’ bastato un avversario un po’ più consistente per evidenziare i limiti di un organico in ruoli cardine. Il problema principale il portiere che ancora una volta apparso insicuro, titubante e che con i suoi errori ha condannato il Napoli alla prima sconfitta dell’era Conte. Una sconfitta che potrà essere salutare se la Società saprà cogliere i segnali che arrivano dal campo e dallo staff tecnico con una squadra ancora carente in ruoli cardine. Di fatto il Napoli si ritrova con un grosso problema in porta e senza un vero bomber di ruolo con Osimhen praticamente ai margini della rosa e Lukaku in paziente attesa ma chissà ancora per quanto tempo. Altre problema non di poco conto e’ l’assenza del terzo centrale difensivo a sinistra laddove, al momento, si sta sacrificando Buongiorno in attesa di capire se Olivera possa essere l’interprete giusto per il ruolo mentre appaiono bocciati Natan e Juan Jesus. Nel frattempo Rrahmani e Buongiorno sono adattati a ruoli non loro così come lo stesso Di Lorenzo impiegato come terzo difensore centrale a destra pur avendo scarsa predisposizione alla marcatura. Non meno importanti le assenze di validi rincalzi a centrocampo dove, Folorunsho a parte, sono tutti in partenza perché non ritenuti idonei al progetto tecnico.