Il Milan si prepara alla delicata trasferta di Napoli senza Pioli e senza il suo vice, Giacomo Murelli. A sedere sulla panchina rossonera ci sarà Daniele Bonera. Proprio l”ex difensore, ora nello staff di Pioli, ha presentato la sfida del San Paolo in conferenza stampa a Milanello.
Che ricordi hai del San Paolo: “Ricordo con grande affetto tutte le partite in cui abbiamo vinto, a Napoli non vinciamo da 10 anni. C’ero io in difesa e Zlatan davanti, sono contento di tornare al San Paolo e di trovare Rino da avversario. Perché è stato un amico in campo e lo è anche fuori adesso, ci sarà tempo per salutarci con affetto”.
Un Napoli-Milan che torna ad essere una sfida per il primato come negli anni ’80: “Tutte le partite sono molto importanti, fa parte di un percorso iniziato da lontano. Non è un esame finale, è un tassello che ci porterà a un eventuale successo finale, ma è molto prematuro parlarne”.
Una domenica particolare, quella che attende Bonera, una domenica in solitudine: “Non mi sono mai sentito solo nemmeno in settimana, sono in contatto costante con i due mister, prima e dopo gli allenamenti. Fin dall’inizio abbiamo avuto anche a disposizione un grande supporto tecnologico. Ho avuto carta bianca sulla gestione degli allenamenti ma Pioli è sempre stato con noi. La squadra sa cosa deve fare per ottenere il risultato, i giocatori daranno il massimo e come sempre scenderanno in campo con l’idea di vincere. Crediamo che il collegamento telefonico possa creare un po’ di confusione. Ci sentiremo per la riunione tecnica prima della partita ed, eventualmente, all’intervallo. La pressione fa parte di me da quando ho esordito in Serie A, ce l’avrò io così come i giocatori, quello che loro dovranno fare è continuare su quanto proposto finora, sia in campo che in allenamento”.
Che Milan si presenta dopo la sosta? “Arrivavamo da un tour de force importante, a livello mentale i giocatori hanno potuto staccare un po’ nonostante siano stati quasi tutti in nazionale. Il clima è stato un po’ più disteso. Ritroviamo Rebic, un giocatore importante che però ha bisogno di una certa condizione, è potente, veloce ed esplosivo. Non è ancora al 100%, il problema al gomito lo condiziona un po’. L’infortunio di Rafa (Leao ndr) non ci voleva ma davanti abbiamo tante soluzioni. Zlatan aveva bisogno di staccare mentalmente, ma si è presentato in forma, da capogruppo. La squadra è cresciuta in tutto, specialmente nella cultura del lavoro, è motivo d’orgoglio. Sanno cosa significa indossare questa maglia. Come ha detto Ibra, sarà Kessie il rigorista se si dovesse presentare l’occasione. Alessio (Romagnoli ndr) è il nostro capitano, siamo contenti di tutto quello che fa e ha tutto il nostro supporto, non vedo problemi”.