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ANCORA DI GATTUSO LA FIRMA SULLA SCONFITTA

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La solita ostinazione di Gattuso condanna il Napoli alla sconfitta e ad un’altra stagione anonima. Il campo ha detto che Gattuso non riesce a sfruttare al meglio un organico di qualità mortificato da scelte e da un modulo improponibile sul quale il tecnico si ostina da sei mesi senza capire che non funziona. Un Napoli che sta ricordando sempre di più la squadra piatta di Ancelotti. Una  sconfitta meritata che ha messo a nudo i limiti tattici e fisici degli azzurri. Gattuso il principale colpevole e la speranza è che la società sia più pronta in decisioni che a questo punto, a meno di miracolose inversioni di tendenza, sembrano ormai essere scontate con un rendimento similia a quello della disastrosa gestione di Ancelotti.  La continua alternanza dei portieri, con un Meret che non si dimostra all’altezza di una piazza come Napoli,  il perseverare su un improponibile 4-2-3-1, la mancata presa di coscienza di giocatori fuori ruolo e fuori condizione, la mortificazione di Insigne nel ruolo di terzino tutto per la supponenza di essere il depositario della verità senza mai mettere in discussione le sue scelte. Oggi Hysaj fuori posizione per mettere in campo un Di Lorenzo improponibile, Zielinski fuori posizione, Petagna inutile ed un modulo che sacrifica le qualità di Insigne e Lozano costretti a fare i terzini. Una gestione che con il Napoli ai limiti della zona Europa League non può che essere fallimentare.

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