In una delle migliori gare della stagione, gli azzurri pagano dazio per l’imprecisione, ormai cronica, sotto rete e per le scelte incomprensibili di Calzona. I cambi e la scelta dell’undici iniziale operati da Calzona non avevano fin qui mai pienamente convinto, ma quanto visto oggi al Maradona ha lasciato tanti senza parole: a partire dai cambi di Politano e Kvaratskhelia per proseguire poi con la ciliegina sulla torta che è costato il pareggio che di fatto azzera le possibilità di accesso a qualsiasi manifestazione di europea. Effettuare la sostituzione di Traore’ con Ostigard, prima di un calcio d’angolo per la squadra avversaria non dando il tempo di assestare le nuove marcature è una cosa che non si vedeva più da tempo. Proprio su quell’angolo, infatti, è arrivato il gol del pareggio con la difesa azzurra incapace sia di anticipare la palla sia di mettere in fuorigioco gli avversari con il pigro ed indolente Di Lorenzo a tenere in gioco l’attaccante giallorosso. Un errore che, a meno di miracoli, estromette il Napoli dall’Europa con la Lazio settima e qualificata in Conference a 5 punti e l’Atalanta sesta a 7 punti di distacco e con una partita in meno. Un disastro che, come sempre detto, ha un unico responsabile: Aurelio De Laurentiis. Il presidente azzurro ha minato la stagione già da giugno con la scelta di Garcia e poi ha continuato con un mercato fallimentare fatto di mezze figure ed in un delirio di incompetenza sbagliando gli altri due allenatori che si sono succeduti sulla panchina azzurra. Sette allenatori tra Napoli e Bari in 10 mesi senza indovinarne uno che hanno portato il Napoli fuori dall’Europa ed il Bari verso la retrocessione in C. L’unica speranza è che la lezione sia servita a capire che il calcio lo devono fare i competenti e non imprenditori prestati al calcio.
16 Maggio 2024
