Da Conte è arrivata oggi la conferma del più che probabile addio di Kvaratskhelia, una situazione nella quale il tecnico fa un passo indietro: “Non mi sono mai sottratto a domande scomode, come sapete che, comunque, da me avrete sempre risposte. Se parlo è perché dico la verità altrimenti preferisco tacere, chi mi conosce sa benissimo che non amo dire bugie. È inevitabile che stiamo parlando di un calciatore importante. Quest’estate, nel momento in cui ho parlato con con il presidente, visto che già c’erano state le partenze di Zielinski e di Osimhen, che doveva essere venduto, chiaramente volevo avere no anche delle certezze tecniche, perché alla fine ci può essere tantissimo lavoro, però, poi, devi anche la qualità nei calciatori e quindi ho preteso, da parte della presidente, che alcuni calciatori venissero confermati e tra questi sicuramente c’era Khvicha che, quest’estate, lo sapete benissimo tutti quanti, aveva chiesto di essere ceduto e non era l’unico. Poi, noi andiamo avanti, ma ci si dimentica troppo facilmente che sei mesi fa il lavoro che io ho dovuto fare, pronti via, è stato di cercare di convincere i calciatori che ritenevo fondamentali per questo progetto a rimanere, ma tanti, comunque, volevano prendere altre strade. Ci ho lavorato e sono molto contento di essere riuscito, comunque, a tenere i calciatori che volevo e che oggi, quei calciatori sono molto contenti di rimanere e di sposare questo progetto. Per quello che riguardava Kvara, il giocatore ha chiesto al club di essere ceduto quindi senza giri di parole anch’io l’ho chiesto e mi è stato riferito questo, ho parlato col Kvara che mi ha confermato questa decisione. Personalmente provo una grande delusione perché sono stato sei mesi con Kvara facendolo sentire comunque al centro del progetto, lavorando con lui, facendogli vedere anche, con l’arrivo di alcuni calciatori, che si poteva fare qualcosa di importante a Napoli e anche perché ho lavorato con il club, perché comunque c’era un contratto in essere che doveva essere rinnovato. Oggi, dopo sei mesi, siamo arrivati comunque dopo sei mesi praticamente siamo tornati all’inizio, quindi da parte mia c’è grande delusione, perché personalmente le cose poi le prendo di petto e significa che, evidentemente, anch’io non sono stato così incisivo a convincere le due parti ad andare avanti insieme. Oggi, quindi, mi trovo al punto di fare un passo indietro nel senso che non posso tenere con le catene chi oggi, comunque, non vuole rimanere. L’ho fatto quest’estate, ho avuto sei mesi di tempo per cercare di convincere tutte e due le parti a trovare una soluzione. Per me è stato un fulmine a ciel sereno, ma adesso io faccio un passo indietro, ed è giusto che la situazione la risolvano il club, il giocatore ed il suo entourage, perché il problema è tra di loro. Non vorrei mai che, un domani, Kvara dovesse rimanere e pensare che io ho posto il veto o l’ho incatenato a Napoli, questo assolutamente non lo voglio. L’ho fatto quest’estate perché, forse anche in maniera presuntuosa, pensavo alla lunga di convincere il giocatore sulla bontà del progetto, però vedendo i risultati non ci sono riuscito e quindi, come è giusto che sia, devo fare un passo indietro. Khvicha non è disponibile per la partita di con il Verona e vedremo cosa accadrà in futuro, chiaramente andiamo comunque a perdere un calciatore importante”.
Su quanto possa pesare l’eventuale assenza di Kvaratskhelia sulla stagione del Napoli, Conte continua: “L’ho detto anche in precedenza, questo mese per noi allenatori un mese terribile perché tanti calciatori pensano di stare con la valigia in mano e, chiaramente, tenerli concentrati non è mai semplicissimo. Non ci dobbiamo far distrarre da niente e da nessuno, sappiamo che dobbiamo affrontare questo mese e, come ho detto in passato, ho molta fiducia in questa rosa ed in questo gruppo di calciatori anzi colgo l’occasione comunque per salutare sia Caprile che Folorunsho sottolineando come, comunque, sono due giocatori che hanno chiesto di andare via da Napoli per andare a giocare. Abbiamo trovato dei sostituti che, pensiamo, siano all’altezza della situazione ed auguro a chi ci ha lasciati, il meglio e li ringrazio per quello che che mi hanno dato fino a che sono rimasti a Napoli. Detto questo, io non vedo l’ora che finisce gennaio perché, ripeto, è inevitabile che il mercato crea qualche problematica, noi, però, dovremmo essere bravi, così lo siamo stati fino ad adesso, a stare concentrati anche perché domenica ci aspetta una partita tosta contro il Verona che nell’ultime quattro partite ha fatto sette punti ed ha vinto in casa del Bologna, una squadra che, comunque, è molto fisica e ci ha fatto tre gol all’andata. Ci sono tante situazioni che ci devono fare tenere le antenne belle alte, a me, ai ai calciatori ed ai nostri tifosi che mi auguro domenica come sempre ci diano una grande mano perché è una tappa importante. È la prima di ritorno e dobbiamo partire nella nella giusta maniera”.
Su come colmare l’eventuale partenza di Kvaratskhelia il tecnico azzurro prosegue: “Sinceramente non ci ho pensato perché è una cosa troppo fresca, è un fulmine a ciel il sereno. Oggi sono molto concentrato sul Verona ed a cercare di trasferire questa concentrazione anche ai ragazzi, perché ripeto, per noi, oggi la cosa più importante non sono né gli acquisti né le vendite, né le uscite e né le entrate ma è la partita di domani contro il Verona, perché sono tre punti importanti che, come dico sempre servono a mettere fiera in cascina. Quindi non sono state fatte valutazioni perché comunque Kvara oggi è un giocatore del Napoli, domani, dopodomani o il 31 gennaio vedremo. È inevitabile che la situazione sarà monitorata, però, come ho detto, è giusto lasciare la palla in mano al club, al calciatore ed al suo entourage, perché, ripeto, quello che dovevo fare l’ho fatto, anzi ho fatto fin troppo”.
Conte poi aggiorna sulle condizioni degli infortunati: “Per la partita con il Verona. Kvaratskhelia e Buongiorno non saranno disponibili, gli altri sono sono tutti disponibili e arruolati tranne Olivera che ha avuto questo questo problema che pensavamo di potere risolvere però è il polpaccio e quindi bisogna avere un un po’ di precauzione. Dispiace perché il ragazzo sta facendo molto bene però al tempo stesso c’è l’opportunità, anche per un calciatore come Spinazzola, che ha fatto un’ottima partita contro la Fiorentina, di riconfermarsi e dimostrare che è il calciatore che che abbiamo voluto a Napoli, che deve continuare a stare con noi e che può dare il suo contributo, perché comunque stiamo parlando di un calciatore con esperienza che ha avuto qualche qualche problemino ma che adesso è totalmente concentrato sul Napoli e quindi ha l’opportunità di dimostrare il suo valore e chi ha l’opportunità così come è successo per Juan Jesus, come capitato Neres, la deve sfruttare ed è anche un monito per chi, magari, ha giocato di meno. Capiterà a tutti di avere la chance e bisognerà sfruttarla”.
Inevitabilmente la situazione Kvara ed i suoi sviluppi monopolizzano le domande e su quanto possa andare a ridimensionare le ambizioni del Napoli una probabile partenza del georgiano, Conte chiarisce: “Proprio in virtù del fatto del discorso migliorativo del mercato, oggi rimanere fermi su delle posizioni potrebbe essere peggiorativo, ad inizio anno era tabula rasa, quindi c’era un quaderno, un libro, comunque, da scrivere, c’erano dei fogli bianchi sui quali, oggi, dopo sei mesi, si è scritto qualcosa. Noi dobbiamo cercare di valorizzare quanto più possibile, la rosa che ho a disposizione, ripeto non possiamo incatenare nessuno perché sarebbe controproducente. Nel caso in cui Kvara dovesse rimanere nel caso in cui non si dovesse trovare la quadra, perché qua stiamo parlando ancora le cifre che sono state fatte e bisogna vedere cosa succederà, credo che sia giusto che mi tiri fuori da questa situazione, perché potrebbe essere che Kvara rimane e lui deve sapere che, comunque, io non mi sono opposto a niente ed ho lasciato libero arbitrio sulla situazione. Nel caso in cui dovesse rimanere, poi deve continuare a darmi il 100% così come ha fatto fino ad ora”.
Sul match di domani contro il Verona, Conte appare determinato: “Non concedo mai alibi né a me stesso né agli altri. Per domani ripeto quanto detto prima di Firenze, dove erano venuti a mancare Kvara, Politano e Buongiorno, rispetto per tutti ma non abbiamo paura di nessuno. Questo deve essere chiaro il percorso che abbiamo iniziato ormai lo stiamo percorrendo, poi durante il percorso potremmo prendere gente nuova, potremmo per