Rui Borges, allenatore dello Sporting CP, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match di Champions League contro il Napoli:
“È una sfortuna uscire senza punti, avevamo un’idea della partita coi primi minuti molto intensi. Sapevamo che all’inizio il Napoli sarebbe stato molto competitivo nella pressione ma piano piano abbiamo continuato a migliorare e abbiamo preso gol in un momento di transizione in una fase di possesso palla nostro. Dovevamo essere più maturi. Nell’intervallo abbiamo capito che potevamo gestire la partita, dovevamo solo essere più aggressivi. Abbiamo avuto l’opportunità di fare il 2-1 ma loro sono stati più pungenti, abbiamo preso gol sull’unico lancio in area che non siamo riusciti a prendere. Meritavamo di più, abbiamo giocato bene”.
Scelte di formazione per non sprecare energie? “No, assolutamente no, sicuramente c’è stato un approccio strategico, dovevamo gestire certi spazi. Dovevamo aggiustare alcune cose ma principalmente è stato per questo”.
Partecipare alla Champions può stancare alcuni giocatori, rispetto alla vittoria morale potrà servire da esempio? “No, l’obiettivo è principalmente il campionato ma l’approccio è di partita in partita. Tutti i giocatori saranno necessari, dobbiamo avere una rosa equilibrata. La squadra oggi ha dato una grand prestazione e non lo dico tanto per, lo Sporting ha riempito il cambio. Quello che voglio dire è che la squadra ha reagito e non altro abbiamo dimostrato quello che vale la squadra. Loro lo dimostrano ogni giorno in allenamento. Sono contento della prestazione e della famiglia a cui sono alla guida. Oggi dal punto di vista strategico avremmo sicuramente potuto fare scelte migliori”.
Sui cambi: “Le sostituzioni avevano a vedere col momento, casomai la prossima volta non ne faccio così tanti. Oggi gli ho fatto capire che avrebbe giocato Simoes è stata una scelta strategica, avevamo un giocatore che stava rientrando e sinceramente a livello strategico Simoes sarebbe stato un grande giocatore”.
Caspico gli elogi, eppure, non è stato conquistato nessun punto. “Sarò più onesto possibile, durante al pausa ho detto che l’unico lancio non bloccato è stato quello del gol. Contro grandi squadre i dettagli fanno al differenza. Questo è quello che cercavamo di evitare nel primo tempo, non do colpe ai ragazzi, abbiamo reagito ed abbiamo pareggiato. Abbiamo avuto anche la palla del vantaggio. Su quell’ultimo cross non siamo riusciti ad arginarli. Il contropiede palla a piede è difficile da difendere ma noi siamo stati efficaci. L’unico momento in cui non siamo stati efficaci è stato sul secondo gol. È dura sicuramente per i giocatori ma non per me, sono orgoglioso di loro, questa è la Champions, una piccola svista crea un enorme divario. Loro sono quelli che corrono e lavorano sul campo, per loro è stato frustrante uscire da qui senza punti”.
Poca aggressività? Sul primo gol si poteva fare un fallo. “Sicuramente non c’è stata mancanza di aggressività, forse una mancanza nella lettura del gioco. Da qui si crsce, parliamo del campionato italiano, non è andata per noi. Non penso che ci sia stata poca aggressività, dovevamo essere più maturi nel fare fallo e fermare il contropiede. Però siamo stati bravi a reagire. Prima del primo gol avevamo tanto possesso palla. Alla fine, sono contento del gruppo, di quello che sono riusciti a fare. Ho sentito anche che i nostri tifosi sono stati bravi”.
In vista del prossimo match sono stati considerati molti cambi? Pensa di avere a disposizione abbastanza giocatori per un turnover efficace? “Oggi voglio parlare esclusivamente della partita. L’anno scorso abbiamo avuto tanti infortuni ed il turnover c’è stato perché avevamo scelto di concentrarci solo sul campionato. Avevamo pareggiato col Dortmund con gran parte della squadra fuori uso. Oggi invece siamo riusciti a gestire tutte queste partite, penso che la squadra possa fare tante cose. Ha grandi qualità individuali e come gruppo. So che i miei calciatori reagiranno e faranno ancora di più. Andremo avanti di partita in partita, alcuni giocatori devono recuperare, abbiamo avuto die giocatori che hanno giocato solo 45’. Dobbiamo gestire la situazione al meglio e spero di non dover fare una gestione così serrata andando avanti”.
Lei è alla guida di una delle squadre più giovani a differenza del Napoli. Questa è una limitazione o un vantaggio? “Per me l’età non significa molto, forse alcuni dettagli in alcuni momenti abbiamo sentito la mancanza della maturità come, ad esempio, sul contropiede del primo gol. In Champions League è così eppure sono moto felice di vedere diciottenni fare ottime partite. È bello vedere che ad un’età così tenera fanno un’ottima partita”.