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SPALLETTI NON INTERVIENE IN CONFERENZA STAMPA. AL SUO POSTO LO STAFF TECNICO

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Alla vigilia del match contro il Torino, si è tenuta, come di consueto, una conferenza stampa presso il Konami Training Center di Castel Volturno. A sorpresa, però, non è salito in cattedra il mister Luciano Spalletti, come tutti si aspettavano, bensì il suo staff tecnico. Di seguito l’estratto della conferenza ordinato per interlocutore:

Per il preparatore atletico Sinatti:

Ci sono stati diversi infortuni. “Il calcio è cambiato in questi ultimi anni, soprattutto quest’anno il Covid ha portato delle problematiche, l’80% della rosa è stata positiva e questo ha portato un’assenza nel periodo di positività e poi problematiche sul rientro all’attività. Sicuramente ha inciso, il Covid, anche successivamente, lascia uno stato infiammatorio nell’organismo e problematiche muscolari dipendono da questo. La differenza va fatta anche tra natura muscolare o traumatica e quest’anno ci hanno penalizzato, a partire dai traumi per Osimhen, va fatta una distinzione. La frequenza degli impegni poi non aiuta l’integrità fisica”.

Lei c’era anche nell’anno dei 91 punti, deluso come Mertens?  “Io penso che siano due stagioni diverse, le problematiche diverse le abbiamo spiegato e non c’è rammarico da parte mia. Dispiacere per esserci andati vicini, ma siamo in linea con gli obiettivi iniziali della società”.

il Napoli ha perso tanti punti in rimonta, anche ADL ha discusso della preparazione, è cambiato qualcosa nel lavoro? “Mi piace rispondere con dati oggettivi, ad Empoli è stata la gara con più alta velocità del campionato, con la Roma siamo stati superiori sia nel primo che nel secondo tempo sotto tutti gli aspetti. Non c’è differenza, se guardiamo all’andata con la Lazio vinta 4-0 abbiamo prodotto meno degli avversari e quindi spesso quanto ottenuto in campo non è proporzionale alla questione fisica. Anche risultati clamorosi, con il 6-1 col Sassuolo, non abbiamo visto differenze tra le due squadre come intensità nei dati e questi sono oggettivi”.

Su Zielinski: “Non ha alcun problema, ha grandi qualità fisiche sia come accelerazione e resistenza, con coordinazione difficile da trovare, non ci sono problemi da questo punto di vista”.

Per il collaboratore Baldini:

Cosa è cambiato da un girone all’altro? “È difficile capirlo, è una domanda alla quale non c’è risposta non essendoci controprova. I fattori sono tanti: molte partite, la fatica accumulata, la Coppa d’Africa, il Covid, ma ci sono comunque state prestazioni importanti al ritorno, ma non è mai cambiato l’impegno, sempre massimale. Su questo dobbiamo fare valutazioni, se ci fossero state differenze saremmo intervenuti ma i ragazzi sono stati sempre fantastici e li ringraziamo per l’obiettivo raggiunto e che mancava da anni”.

Per il viceallenatore Domenichini:

A Napoli si dà la qualificazione Champions come scontata o semplice, quanto c’è di scontato e quanto di conquistato? “L’obiettivo era questo dall’inizio, ci siamo riusciti nonostante tutte le problematiche, poi c’è il dispiacere per il sogno, ma non dobbiamo essere scontenti ma felici perché la squadra ha anche sviluppato un buon calcio e ci siamo arrivati in modo anche bello, dando a tratti spettacoli importanti”

Per il match analyst Beccaccioli:
“La squadra ha dominato quasi tutte le partite. La nostra idea di gioco è questa, la squadra anche nelle difficoltà non si è mai snaturata”

Per il preparatore dei portieri Lopez:
Sulla prestazione dei portieri azzurri: “I due portieri si sono comportati benissimo in questa stagione. Meret? Meret ha reagito con grande personalità e professionalità all’errore di Empoli”

Per Calzona:

Lei era anche nello staff di Sarri, miglior difesa all’epoca e tra le migliori anche quest’anno, merito suo? “No, assolutamente. Sarri è un grande tecnico, perfezionista, difende di squadra e non solo di reparto. Anche quest’anno a parte il periodo finale abbiamo fatto molto bene, siamo stati la migliore o la seconda per un lungo periodo. I meriti sono di Spalletti perché con metodologie diverse ha dato compattezza, poi la difesa va sostenuta dal resto della squadra, spesso si dà la colpa ai difensori ma spesso è un problema negli altri reparti. Il mister ha fatto un grande lavoro ed è andata benissimo, non è certo merito mio”.

Per il preparatore atletico in seconda Cacciapuoti:

Sul rendimento della squadra: “Ogni stagione è a sé, va analizzata in base anche alle competizioni che si affrontano ogni 3 giorni. Non c’è una relazione solo in base ai punti, la squadra è migliorata e se ci sono dei cali possono sembrare legati a motivazioni o fisico, ma non è così, come si è visto col Sassuolo”. 

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