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SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA: ”LA SOCIETÀ SA COSA PENSO DI KOULIBALY”

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In conferenza stampa Spalletti torna sugli scontri tra i tifosi di inizio gara:“Bisogna sempre valutare chi c’è allo stadio, ci sono famiglie e non si possono vedere episodi del genere. È una cosa che ci spacca il cuore, non è quello il modo giusto. Lo stadio serve a tutti per divertirsi, passare un bel pomeriggio e fare il tifo. Sugli spalti si sono viste cose belle, come a Bergamo dove sono usciti dall’Europa ed i tifosi hanno festeggiato la squadra, così come a Genova, con i tifosi che hanno sostenuto e salutato la squadra nonostante la retrocessione. Quello è il modo giusto”.

L’unico titolare tenuto in campo 90’ Kalidou Koulibaly: un caso?

“Il club sa bene cosa penso su Koulibaly. Ci sono calciatori che hanno cose differenti. Difficile creare il sentimento che ha lui per questa squadra, la stessa professionalità. Rimetterle in un altro calciatore non è facile, quando Kalidou è arrivato non era questo. I buoni calciatori si comprano, i leader si creano con il lavoro nel tempo”.

Sulla buona prestazione della sua squadra anche in un match praticamente inutile il tecnico continua: “Quelli sono scesi in campo vanno tutti elogiati. Quando si è professionisti si prova a vincere tutte le partite, si va forte negli allenamenti perchè altrimenti si è dilettanti. Siamo professionisti in una città di passione come Napoli. Arrivare così e fare una gara del genere vuol dire che si sono allenati bene, qualcuno di questi senza mai giocare, e che si ha a che fare con dei ragazzi seri”.

Sul futuro di Mertens questo il pensiero di Spalletti: “Il Napoli deve mantenere questa qualità tecnica, dalla fase offensiva si creano i presupposti per andare a far gol. Chi ha l’invenzione, i geni di questo calcio sono da preservare e servono in tutte le squadre. Insigne parte, ma la società si è aggiudicato un calciatore simile come Kvaratskhelia, con quelle caratteristiche, poi bisognerà vederlo nel nostro campionato. Per Mertens la storia parla per lui. Quello che ha prodotto per questa squadra dice che lui è un leader, di cui il calcio ha bisogno. Quando parlo di forza non dico che serva per fare il tiro alla fune, si parla di forza strutturale ma anche di esplosività”.

Sul suo ritorno da avversario a La Spezia dove ha giocato per quattro anni, il tecnico azzurro continua: “E’ sempre una sensazione particolare, è un merito che ha questa città e questa squadra. Sono belle cose vedere, uno stadio tutto vestito di bianco, tutti partecipi alla partita e accettare e festeggiare ugualmente la propria squadra nonostante il risultato negativo. Nel calcio dovrebbe essere sempre così. E’ un’emozione che rimane per me ogni volta torno, la mia famiglia sta qua d’estate. Spero di rincontrarci sempre in questa catetoria.

Infine Spalletti riserva un pensiero per il suo storico vice: “permettetemi di dire che lo staff, con la partenza di Daniele Baldini, peggiorerà certamente. Baldini, oltre a essere un amico, è mio collaboratore storico, vero uomo di calcio, un allenatore che potrebbe tranquillamente allenare in serie A. Rispetto la sua decisione di fermarsi ma non posso che essere preoccupato per il vuoto che lascerà all’interno dello staff”.

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