Alla vigilia della trasferta di Cremona, mister Spalletti tiene la consueta conferenza stampa pre partita al Konami Training Center di Castelvolturno.
“Kvaratskhelia e Zielinski si sono allenati e sono in condizione, oggi c’erano tutti. Osimhen, poi, ha fatto lavoro aggiuntivo. Dopo le analisi della condizione sui parametri clinici a cui Osimhen è arrivato adesso, non si deve rischiare niente: già l’altra volta, ci siamo privati di lui in un periodo di stagione in cui poteva essere determinante poterlo avere in rosa; noi vogliamo averlo a pieno regime, perché sappiamo il livello che è: per questo abbiamo scelto di lasciarlo qui, perché non è ancora in condizione. Preferiamo che si alleni meglio e progressivamente più intensamente così da essere al massimo“: così, Luciano Spalletti, incomincia la conferenza stampa odierna.
“Stiamo mantenendo le promesse che, già da inizio anno, ci stiamo dicendo: allenarsi bene, e fare le cose in maniera giusta: abbiamo tutti calciatori che stanno dando l’anima dentro e fuori per far piacere all’ambiente ed ai tifosi tutti; la nostra felicità è come quella dei bambini, e dobbiamo fare di tutto per farla durare il più possibile; nel nostro spogliatoio non c’è euforia, invece c’è consapevolezza di fare cose importanti, per avere un comportamento corretto. Non vedo nemmeno euforia in città: tutti sanno che dobbiamo mantenere lucidità, e continuare a fare cose importanti, perché l’ambiente è maturo“.
“Non siamo sorpresi di quello che stiamo facendo perché fa tutto parte del lavoro che facciamo in allenamento, che evidenzia e migliora la nostra professionalità: il nostro gioco, è il nostro lavoro, che facciamo ogni giorno sul campo di allenamento; se questo ci fa vivere dei buoni momenti, e ci rende felici, ma manteniamo il carico di lavoro e il tasso di responsabilità perché possono esserci degli imprevisti ed essere bravi a prevenirli, così come dobbiamo esserlo nelle difficoltà: certi momenti, fanno parte del pacchetto di essere grandi calciatori. Il calcio che facciamo è chiaro ed è quella la mia idea: pressing alto sull’avversario per rubargli palla, rimanere stretti e corti per togliergli spazi; dentro, poi, ci vogliono calciatori che trasformino in fatti le teorie dell’allenatore: qui, c’è volontà e disponibilità, e continueremo a fare prestazioni di alto livello“.
Sul rischio compiacimento dopo l’Ajax, memori del passo falso contro il Lecce, Spalletti replica dicendo che: “I calciatori che abbiamo noi non corrono questo rischio: essendo più giovani, hanno entusiasmo, e non fanno distinzione tra una squadre e l’altra; troveremo sicuramente una squadra più chiusa, che ci darà meno campo, anche se non è scontato. La Cremonese è fisica, ed è scaltra nei duelli individuali. Cremona è una bellissima città ed un ambiente sano, vivono una situazione di classifica non facile ma loro sono positivi a prescindere da qualsiasi risultato possano ottenere; conosco sia Pecchia, sia Alvini, con cui sono amico: faceva spettacolo già dai dilettanti, e ora merita di essere in serie A.
Infine, sul turnover: “Nel calcio moderno non esiste la partita in cui va’ fatto o non va’ fatto il turnover: la rosa va’, invece, ruotata continuamente. Questo riguarderà un certo numero di calciatori più o meno ogni partita. Ciascuno dei nostri calciatori è in forma partita, anche dopo viaggi continui e partite ogni tre giorni: nessuno è riserva di qualcun altro. Per cui non si fanno programmi prima di questa partita, ma si tiene in considerazione tutto“.