Il Napoli stecca l’ennesima prova di maturità e perde la grande occasione di potere andare in fuga e candidarsi a pieno titolo per lo scudetto. Una squadra apparsa, a dire il vero, poco cattiva, con scarse idee e con alcuni giocatori importanti che continua ad attraversare un periodo di appannamento senza che Spalletti se ne accorga. Una partita dove Pioli ha imbrigliato il tecnico azzurro senza che questi facesse nulla per cercare di cambiare l’inerzia della gara. Anzi, i primi cambi sono apparsi poco condivisibili ed anche ritardati se si considera che sono arrivati a 23 minuti dalla fine. In una gara che può valere una stagione, sotto di un gol, invece di far entrare un giocatore come Mertens (144 reti con il Napoli) mette dentro il fumoso Ounas (7 reti in serie A), scelta già fatta in altre occasioni e che riesce di difficile comprensione considerata la qualità e lo spessore dei due. Spalletti ci ha messo più di un’ora per capire che Fabian Ruiz stava continuando la pessima prestazione di Cagliari, sempre in sofferenza e senza spunti apprezzabili. Le maggiori responsabilità per una sconfitta che può decidere una stagione sono sicuramente del tecnico azzurro, per le sue scelte iniziali e per quelle tardive e poco condividili. Il resto lo hanno fatto i calciatori, con scarsa personalità e cattiveria. Una sconfitta che, per l’importanza della gara, potrebbe avere pericolosi contraccolpi anche se il campionato è ancora lungo ed ha dimostrato che i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.