Conferenza stampa di Conte oggi a Castel Volturno in vista della sfida alla Juventus. Pochi gli spunti interessanti usciti dai 22’ di interlocuzione con i presenti nella sala conferenza. Su cosa manchi a questa squadra di essere qualcosa di più di un “fastidio” Conte non si sbottona: “Serve continuare e fare il percorso che abbiamo iniziato. Non possiamo pensare di essere già alla fine di un percorso dopo soli sei mesi, significa veramente non dare al reale valore al tempo. Mancano delle cose. Mancano delle cose che non sto qui a sottolineare, ma ripeto, siamo all’inizio di un percorso che stiamo percorrendo anche in maniera spedita però non ti puoi alzare dall’oggi al domani e dire: ok oggi sono pronto a vincere. Stiamo continuando a lavorare cercando di ottimizzare e cercando di tirare fuori il meglio da tutti da tutti noi, però sarà per un pizzico di esperienza che ho che voglio andare sempre molto cauto perché so che, comunque, abbiamo bisogno di altri step e che ci vuole tempo e pazienza. Quindi che piaccia o non piaccia questa cosa io devo dire sempre la verità, poi ognuno di noi può pensare o dire quello che vuole però sono cose soggettive, vengono dall’esterno io che sono all’interno so che noi dobbiamo fare ancora degli step importanti per dire: ok bene ci siamo”.
Sulla Juventus il tecnico azzurro continua: “La Juventus è imbattuta in campionato da 21 partite. Da quando abbiamo iniziato il campionato non c’è stata una squadra che è riuscita a battere i bianconeri quindi diciamo che tutti questi demeriti non ci sono, poi, magari, alcuni pareggi potevano essere delle vittorie e quindi si è creato comunque questo distacco. Squadre imbattibili non esistono prima o poi devi perdere, perché comunque la sconfitta fa parte della vita. La Juventus è una squadra quadrata con giocatori forti che l’anno scorso sono arrivati con molti punti davanti a noi e fanno la Champions, mettiamoci che hanno fatto un ottimo mercato e capiamo che stiamo parlando di un top club, stiamo parlando di una squadra di cui, comunque, così come il Milan e l’Inter, devi avere sempre grandissimo rispetto perché dietro hanno una storia importante e cercano di ogni anno di partire per vincere perché se sei il Milan, l’Inter e la Juventus non ti puoi nascondere hai un solo obiettivo, la vittoria. Gara speciale? Ho percepito pure che Atalanta-Napoli non è una partita normale, che Napoli-Verona non è una partita normale, che Napoli-Roma non è una partita normale, cioè sto percependo che, comunque, non dico che dobbiamo lottare contro tutti in ogni partita però… Detto questo noi dobbiamo considerare ogni partita “la partita” perché racchiude tre punti, racchiude il fatto di continuare a mettere fieno in cascina e per noi queste sono le partite che, così come quella contro l’Atalanta a Bergamo, servono per l’autostima, per la fiducia e per capire anche a che punto siamo. Quindi andremo in campo sapendo che queste sono partite di altissimo indice di difficoltà e bisogna tenerlo bene a mente. La Juventus è un osso duro e quest’anno, ripeto, nessuno è riuscito a sconfiggerla”.
Sull’entusiasmo dei tifosi e la notte particolare vissuta al ritorno da Bergamo, Conte continua: “
non ho preso il megafono, io stavo dentro seduto ed il megafono mi è stato dato, giusto chiarire, altrimenti qualcuno può pensare che il megafono ce l’avevo dentro la valigia, perché qualcuno ci ha anche scherzato su questa cosa. Comunque, siccome io penso che al giorno d’oggi dire un grazie è sempre più difficile che sentire un grazie. Il minimo che io potessi fare, per me e la squadra, era ringraziare i nostri tifosi che sia prima del viaggio a Bergamo che dopo si sono riversati in questa maniera così incredibile. Mi è stato chiesto anche perché penso che sinceramente saremo ancora a Capodichino, queste sono situazioni che ti fanno sentire e percepire dove sei, che passione c’è e come viene vissuto il calcio e sono sicuramente delle cose che rimarranno sempre nella tua vita. E’ stato il ringraziamento alla tantissima gente che, tra virgolette, ha sacrificato il proprio tempo per venirci a salutare, è stata una cosa bellissima e mi sono sentito in dovere di ringraziare chi fa quotidianamente dei sacrifici per il Napoli”.
Su quanto il mercato di gennaio possa migliorare il grande lavoro svolto da tecnico e squadra, Conte spiega: “E’ inevitabile che ogni finestra di mercato ti può migliorare se non sarà adesso a giugno dovrei farlo anche perché, ripeto, vogliamo tornare in Europa.
Non solo per il Napoli, ma per tutte le squadre ogni finestra di mercato, se fatta nella giusta maniera ti può rinforzare per il presente ma anche per il futuro. Il mercato che abbiamo fatto quest’estate non è solo per adesso ma sarà per tanti anni anche perché, comunque, abbiamo preso dei giocatori che a Napoli potranno stare tanti anni, quindi significa mettere delle basi e poi su queste basi crescere e aggiungere dei pezzi. Questo è quello che noi abbiamo fatto, anche quest’estate siamo stati bravi e anche fortunati perché non è mai semplicissimo mettere dentro dei giocatori e non sbagliarli, non sbagliarne neanche uno, ecco, questo è importante. Basta guardare il mercato di due anni fa dove sono stati spesi 100 milioni ed alla fine tutti sono andati via in prestito. Quindi è importante spendere i soldi ma è importante ancora di più importante spenderli nella giusta maniera e non buttarli anche perché a casa mia si è sempre dato valore al denaro”.
Sulla circostanza se sia meglio fare il mercato oggi oppure a giugno, Conte veste i panni del fatalista ma con una sola certezza: “Ho detto che ogni sessione di mercato è un’opportunità per migliorarti, poi c’è l’opportunità, c’è la possibilità e questo è giusto che lo decida il Club. Io sono venuto a Napoli per cercare di dare una mano, in un momento di difficoltà, al presidente ed alla sua famiglia quindi sicuramente non mi metterò a fare niente di particolare perché c’è sempre da costruire e bisogna essere costruttivi. Le cose sono molto molto chiare e le ho dette anche in precedenza, noi oggi abbiamo questo gruppo di ragazzi di cui sono veramente contento perché so che con questi ragazzi posso andare in guerra, se arriverà qualcuno che ci possa dare una mano e possa migliorare il gruppo ben venga e se non viene nessuno ce ne faremo una ragione. Lavoriamo, stiamo zitti e pedaliamo sapendo chiaramente che in futuro questa è una rosa che andrà sicuramente rinforzata in maniera importante, questo è un dato di fatto ecco perché se riusciremo a rientrare in Europa così come siamo oggi saremmo pochi”.
La chiusura è sulle condizioni di Buongiorno che ha ripreso a lavorare in gruppo: “Alessandro ha iniziato questa settimana a lavorare con noi, deve fare un po’ di preparazione fisica perché ha perso un bel po’ di e di massa muscolare e stiamo cercando di rimetterlo in pista. In queste situazioni è molto importante avere un feedback sempre con il calciatore anche perché a me non non è mai piaciuto spingere i calciatori a rientrare e forzarli perché sono delle situazioni particolari. Io sono uno anche ha avuto tanti infortuni in carriera e so che comunque l’infortunio deve essere autogestito anche a livello mentale e ti devi sentire pronto, Alessandro ha ripreso ad allenarsi in gruppo chiaramente con le dovute cautele ma sinceramente non so non dire i tempi perché la cosa è molto soggettiva, quindi noi ascolteremo molto il ragazzo perché è giusto così e nel momento in cui mi dirà “sono pronto” allora tornerà a giocare”.
