Leonardo Spinazzola, intervenuto ai microfoni di Radio Crc nel corso della trasmissione “L’Aperitivo con Giordano”, ha parlato di vari temi legati al Napoli, alla pausa Nazionali e alla prossima sfida di Serie A contro il Cagliari.
Il terzino ha raccontato come, durante la pausa per le Nazionali, sia rimasto a Castel Volturno a lavorare sotto la guida di Antonio Conte. “La settimana scorsa eravamo in pochi, quindi ci siamo concentrati soprattutto sull’aspetto fisico. Non abbiamo parlato molto di tattica perché mancavano i giocatori. Con il rientro dei Nazionali, invece, ci siamo soffermati su concetti più importanti”.
Su Khvicha Kvaratskhelia, Spinazzola ha espresso ammirazione: “Dobbiamo ancora trovare la completa intesa, ma giocare con lui è semplice. Con una sola giocata può aprire il campo per tutti. È un talento straordinario”.
Alla domanda sull’elemento chiave della forza del gruppo, Spinazzola ha risposto: “L’unione. C’è una grande voglia di riscattare l’anno scorso e di vivere una stagione importante, portando con noi l’entusiasmo dei tifosi”.
Parlando del modulo di Conte e dei suoi compiti, ha aggiunto: “Come esterni, dobbiamo coprire tutta la fascia, chiudere il secondo palo e cercare di segnare. È una delle richieste del mister”.
Guardando alla prossima partita contro il Cagliari, Spinazzola ha identificato i contrattacchi come la principale insidia: “Loro proveranno a farci male in ripartenza, dobbiamo stare attenti”.
Su Romelu Lukaku, con cui ha già giocato lo scorso anno, ha dichiarato: “Al primo allenamento senti subito il suo peso nella squadra. Sta mettendo molta benzina nelle gambe e già in una settimana è cambiato. È un target incredibile: anche le palle più difficili le rende giocabili”.
Infine, Spinazzola ha ricordato i suoi allenatori e il tempo trascorso a Napoli: “Gasperini è stato quello che mi ha fatto crescere di più, fisicamente e nelle giocate. È molto simile a Conte. Quanto alla città, lunedì sono stato a San Gregorio Armeno, è un posto incantevole, sembra un mondo a parte”.