Attuale dirigente dell’Udinese, ed ex calciatore del Napoli, Andrea Carnevale nella giornata di oggi, intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, ha analizzato la strepitosa stagione realizzata dai partenopei, ponendo sotto i riflettori colui che è stato incoronato come l’MVP dell’intera Serie A, Khvicha Kvaratskhelia. Questa la sua disamina sul numero 77: “Un predestinato. Un ragazzo che a ventuno anni arriva in Italia e si impone con quella naturalezza ha innanzitutto una personalità fuori dal comune. Questo giovanotto, non appena sceso dall’aereo, già giocava con quell’autorevolezza che si è portato appresso. È stato tra i protagonisti indiscutibili di uno scudetto a Napoli, dove vincere non è facile, come insegna la Storia. Io lo conoscevo bene, l’ho ritrovato chiaramente più maturo, un bambino che si è fatto uomo. Con un aspetto fisico che non dà la sensazione di essere imponente. Ma ho notato che ora è ovviamente più attrezzato, ha completato il suo percorso di crescita. E la sua classe ha potuto giovarsene. La sua struttura asseconda la sua natura da calciatore estroso, sul quale non faccio paragoni perché a me non piacciono. Un giorno, vedrete, sarà Kvara il punto di riferimento e si cercherà tra i suoi eredi quello che più gli somiglia”.