Il Napoli continua a lavorare con determinazione e dedizione, come sottolineato dal suo allenatore: “La passione che ci stiamo mettendo è enorme e ad ogni partita usciamo con la maglia sudata. I sacrifici sono apprezzati”. Un impegno che si riflette anche nelle prestazioni della squadra, pur in un momento in cui il gol sembra essere un problema tra le prime cinque in classifica.
Nonostante i 19 tiri effettuati contro l’Inter e una presenza massiccia in area avversaria sull’1-1, il Napoli fatica a concretizzare. Il tecnico ha spiegato: “Le strutture vincenti non si costruiscono dall’oggi al domani. Se una squadra segna poco, bisogna anche guardare il curriculum dei giocatori. Non possiamo inventarci i gol, possiamo lavorare per migliorare il rendimento di un calciatore, ma se uno segna 1-2 gol a stagione, portarlo a 10 è difficile. L’Inter ha segnato 19 reti su palla inattiva, perché ha giocatori strutturati per quel tipo di gioco”.
Sulle condizioni di McTominay e la possibile titolarità di Gilmour, l’allenatore ha chiarito: “McTominay ha avuto un sovraccarico, ha ridotto il lavoro in questi giorni e valuteremo la soluzione migliore. Gilmour ha fatto benissimo contro l’Inter e nelle ultime 11 partite gioca chi merita. Sono 11 battaglie, non ci sono posti fissi”.
Alla domanda sul suo stato d’animo, il tecnico ha risposto con sincerità: “A 24 ore dalla gara c’è tensione, porto lo stato d’animo che ho sempre avuto. Se pensate di trovare uno che scherza, io non sono questo. Vivo la partita già dal giorno prima, mi concentro su me stesso e sull’ambiente”.
Guardando alla prossima sfida, il tecnico ha elogiato i viola: “Hanno fatto un ottimo mercato a gennaio e recentemente hanno battuto l’Inter 3-0. Ci daranno filo da torcere, dovremo essere pronti a tutto”.
Sulle capacità di adattamento della squadra: “Abbiamo fatto della necessità una virtù. Il Napoli ha acquisito tante conoscenze tattiche, possiamo cambiare assetto a seconda delle esigenze. Nel calcio di oggi non esiste un solo sistema, in fase offensiva e difensiva si possono avere approcci diversi”.
Sul modulo e sulle scelte tecniche, l’allenatore ha sottolineato: “Si cambia per necessità o per convinzione. Io cerco l’abito giusto per la squadra, rispettando le caratteristiche dei giocatori. Il calcio va giudicato nella sua interezza, non solo sugli episodi di una partita”.