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MAZZARRI IN CONFERENZA STAMPA: “MANCANO 7/8 TITOLARI, NON SI PUO’ ESSERE PIGNOLI. MAZZOCCHI? RAGAZZO ECCEZIONALE, HA UNA GRANDE CARICA…”

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Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino:

Desiderio per il 2024? “Vorrei che s’invertisse la rotta sui risultati, col Monza abbiamo fatto una buonissima prestazione”.

Su Mazzocchi. Sugli infortuni: “Ho parlato con Mazzocchi, è un ragazzo eccezionale, ha una grande carica. Chi viene qui deve essere motivato, trasmettere carica a chi si addormenta dopo 2, 3, 4 anni. Di Lorenzo non aveva un doppio ruolo, ci ho parlato, ho capito che può fare anche altre cose, è un jolly. Ne sono successe tante riguardo agli infortuni, sono un po’ preoccupato per le assenze. Gaetano proverà oggi, qualcuno è in dubbio, parleremo con Juan Jesus, vedremo di recuperarlo”.

Sulle ultime uscite: “Contro il Monza abbiamo giocato molto bene creando sette-otto palle gol e concedendo solo un mezzo contropiede a loro. Abbiamo chiuso la partita con il 4-2-4, abbiamo fatto lo sforzo per vincerla. L’occasione di Gaetano sembrava come quelle di Mascara e Lucarelli con cui si vinceva alla fine, Simeone ha messo l’assist a Gaetano che era a tre metri dalla porta. Se continuiamo a giocare così, ne vinceremo tante creando sette-otto palle-gol. La partita è finita 4-2-4, sento delle cose assurde in tutta la settimana, so come è stata messa la squadra in campo”.

Sugli esterni offensivi: “Zerbin è un’ala destra, ha fatto tutta la fascia come faceva Politano anche l’anno scorso quando il Napoli di Spalletti s’abbassava, rientrava anche Kvara. Lozano e Politano facevano ciò che faceva Zerbin, era un meccanismo per non subire pericoli sul secondo palo”.

Su Simeone: “L’anno scorso ha giocato una sola partita dall’inizio, Raspadori è un centravanti di manovra, hanno caratteristiche diverse, il Cholito attacca la profondità come Osimhen. Vedrò l’allenamento fino all’ultimo minuto e deciderò. Simeone ha sempre il sorriso, è un ragazzo allegro, prezioso. Meglio di così non si può, dovrebbero essere tutti come lui”.

Difesa a tre? “Contro il Monza non abbiamo giocato a tre è giocato a tre, ci siamo abbassati a cinque, se l’esterno alto s’abbassa, Di Lorenzo viene dentro. Domani anche rischieremo se non stiamo attenti, perché i granata ti attaccano sul palo opposto”.

Pochi punti raccolti. “Non considero la media punti perché non si possono paragonare i momenti, poi c’è differenza tra il Real Madrid e l’Empoli. In questo momento mancano sette otto titolari e non si può essere così pignoli, dopo la partita contro il Monza i giudizi cambiano in virtù del risultato. È il calcio, bisogna accettarlo”.

Sulla filosofia tattica: “Questa squadra è strutturata per giocare a calcio, l’altezza non si vede quando si gioca palla a terra come l’anno scorso. Può contare sulle palle inattive che nel calcio moderno sono fondamentali, bisogna stare più attenti quando ci sono i piazzati contro, o ci inventiamo qualche schema nuovo o è difficile fare gol”.

Sulle decisioni arbitrali: “È brutto vedere che, nonostante la tecnologia che abbiamo, mentre la palla è da una parte, si può fare fallo sul lato opposto senza che ci sia il pallone. Accade ad Osimhen e soprattutto a Kvara, perché gli avversari tendono a farlo innervosire e, quando ha una mezza reazione, viene ammonito lui. Tutti i campioni devono essere tutelati, altrimenti si torna ai tempi in cui giocavo io, quando il giocatore più importante prendeva la gomitata e l’arbitro, seguendo l’azione, non poteva mai rendersene conto. Sono stato espulso proprio nei cinque minuti strani che arrivano tra il fallo non fischiato su Mario Rui e l’ammonizione di Kvaratskhelia”.

Sui recuperi: “Politano sta discretamente bene, valuteremo se è recuperato. Gaetano anche è da valutare, oggi proverà, negli ultimi due giorni non si è allenato. Ho provato a recuperare Demme perché siamo in emergenza anche per i cambi”.

Sulle difficoltà a centrocampo: “Contro la Roma non si è visto nulla in termini di inserimenti dei centrocampisti, con il Monza sì e, infatti, lo dimostrano le palle gol di Anguissa e Gaetano. Non è vero che non creiamo e non ci sono inserimenti, al massimo concretizziamo poco. Stiamo tanto davanti al video, vedo anche l’avversario se gioca a zona o a uomo. Si valuta tutto, reputiamo forti sia Raspadori che Simeone. Ho tentato anche di mettere Osimhen e Raspadori, idea che contro il Cagliari ha pagato. Né l’anno scorso né con Garcia quest’esperimento andava bene, si perdeva equilibrio, invece contro il Cagliari ha funzionato”.

Sul momento difficile: “Napoli è casa mia, sono in debito con i napoletani e faccio di tutto per farlo capire anche ai ragazzi. Sto male perché non sono riuscito ancora a fare ciò che feci tanti anni fa”.

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