Mario Rui, terzino del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Braga:
Lei è uno degli elementi più esperti. Che clima c’è nello spogliatoio? “Siamo sempre pronti per fare il nostro meglio. Poi per me non è un momento difficile, parliamo di due partite. Abbiamo analizzato i match. È vero che si vuole dare continuità a quello fatto nelle prime due ma la squadra è unita e vogliamo vincere a tutti i costi domani. Siamo carichi”.
Come ci spighi che il pressing alto, che era un vostro punto di forza, è diventato un punto debole? “Penso che le squadre rispetto all’anno scorso sono molto più preparati. Poi tocca a noi in campo cercare di migliorare. Con tutto il rispetto, parlate di un momento difficile ma sono solo 2 partite, mi sembra esagerato. Cercheremo di dare un’immagine diversa già da domani”.
Sulla condizione atletica. C’è ancora quella coesione rocciosa? “Il gruppo è coeso, siamo gli stessi, non ci sono problemi. Infatti ci dispiace che si parli così tanto, tra squadra e staff siamo molto compatti. La condizione fisica è buona, è solo una percezione esterna. Sicuramente a livello di gioco non stiamo esprimendo al massimo ma è un demerito nostro che scendiamo in campo”.
Prende la parola Rudi Garcia: “Le statistiche non vogliono dire tutto ma nella preparazione atletica valgono tanto. Una squadra stanca non va meglio nel secondo tempo come a Genova”.
Siete tornati ad uomo sui calci piazzati. È una coincidenza? “Sì. Difendendo ad uomo od a zona cambia poco. Anche l’anno scorso avevamo problemi sui calci piazzati. È sicuramente un punto da migliorare ma è una coincidenza”.
Prende la parola Rudi Garcia: “Però è una bella domanda, mi piace questa domanda”.
Sulla Nazionale: “Non è il mio primo pensiero. Sicuramente è un piacere tornare in portogallo ma il primo obiettivo è aiutare la squadra e portare a casa i 3 punti”.
Che Braga si aspetta domani? Come si sente a Napoli? “Il Braga è una delle migliori degli ultimi anni, entrerà in campo per vincere. A Napoli sto bene, sono 7 anni che sono lì e Napoli è una delle città più belle in cui sono stato. Poi anche i tifosi ti stanno vicini, come la società, e questo fa la differenza”.
Durante il Mondiale si è parlato molto del perché uno dei campioni d’Italia non sia stato convocato in Nazionale. “Ovviamente era un mio obiettivo giocare il Mondiale ma il mister ha dovuto fare delle scelte e quindi mi sono trovato a seguire il Portogallo come un tifoso qualsiasi”.