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LUNGA CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI TUTTA SUL MERCATO E SUL FUTURO

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Lunga conferenza stampa di Spalletti alla vigilia della gara con lo Spezia. Tanti gli argomenti trattati tutti aventi ad oggetto il futuro del Napoli : “La competitività di una squadra dipende da molti fattori come ben sapete, per noi serve la capacità di rinnovarsi in una situazione di fine ciclo. C’erano diversi a scadenza di contratto, alcuni hanno una certa età e la società valuta anche queste cose qui. Bisogna andare a rinnovarsi restando competitivi, sapendo che nel calcio per i nuovi o i giovani ci sono dei periodi di adattamento da considerare. Ci saranno anche degli avversari che tenteranno di rientrare nella Champions. Il primo obiettivo di tutte le società è quello, poi, è chiaro, che i campionati non sono mai uguali e non è che si partirà dalla classifica di quest’anno. Si ripartirà tutti da zero con equilibrio e ci sarà una squadra in più dentro, la Fiorentina che con gli investimenti del club ed il lavoro di Italiano allargherà il condominio di un appartamento. In questa competitività di 8 squadre non sarà scontato andare in Champions, ci sta che qualche volta saremo costretti a dover rincorrere e rimontare addosso al top della classifica”

Tra i più chiacchierati nelle voci di mercato c’è Kalidou Koulibaly: 

“Anche l’anno scorso si parlava di tante cessioni, ma poi non è successo niente e solo quelli a scadenza sono andati via. Se lei avesse Koulibaly in squadra, come me, che penserebbe? Per me diventa incedibile, come l’anno scorso. È uno di quei giocatori disponibili a dare sempre una mano a tutti, ha la capacità di mettere mano dove c’è bisogno quando sale il livello della singola gara, lui diventa grosso in base alla necessità. Quando non va è perché non vuole strafare, per me è incedibile anche perché noi vogliamo fare un altro campionato importante. Si prende un altro più giovane, si dice, ma un leader come lui lo si diventa negli anni in questa città respirando la passione che c’è e che restituisce in campo”.

Spalletti non nascondo i suoi intenti per il prossimo mercato: “Conosco bene la società, la gestione sportiva, gli scout, vengono agli allenamenti, io ho fiducia in queste persone ma è altrettanto scontato che avremo bisogno di integrazioni di qualità, di proporzioni uguali alle eventuali partenze. La competitività passa da squadre come la Juventus, che vorrà vincere il campionato, come l’Inter, il Milan, per cui servirà un adattamento e quindi qualità da mettere subito per reggere questi colossi”.

ADL ha dichiarato che è Koulibaly che deve decidere cosa fare del suo futuro, questo al proposito il pensiero di Spalletti: “Sono convinto che la società conosce bene il valore di Kalidou, è il gioco delle parti. Spero ci sia la possibilità di trovare un punto d’incontro, Kalidou non è uguale agli altri per troppi motivi, probabilmente per qualcuno serve un’attenzione differente. Sono tutte cose che vedremo nei prossimi giorni. Capitano? Il capitano domani sarà Ghoulam, Insigne non partirà titolare”.

Uno degli argomenti che ha tenuto banco nelle ultime settimane è stato quello dell’ultilizzo di Mertens in coppia con Osimhen: “Ultimamente ha giocato spesso titolare Mertens, farlo giocare con Osimhen e Anguissa in campo è diverso da farlo giocare senza Anguissa.

Tanti i giocatori a scadenza, ma Spalletti non appare preoccupato:

“Poteva essere pericoloso il fine ciclo di alcuni elementi, diversi leader sono a scadenza e poi c’era da gestire la partenza del capitano, che sapevamo già da gennaio, nonostante la sua eccezionale e totale professionalità e disponibilità, e gli rinnovo i complimenti, ma perderli proprio tutti tutti.  Devo ripetere che si può comprare il calciatore ma per avere l’uomo squadra servono anni nello spogliatoio. Mertens? Tecnicamente la storia parla per lui, anche quest’anno è stato importantissimo. Si vede quando c’è in campo lui. Lo stesso per Ospina, hanno un’esperienza da trasferire anche quando non parlano, David è uno che parla pochisimo, dolcissimo, non ha bisogno di alzare la voce per avere l’attenzione dei compagni. La società farà queste valutazioni”.

Sui due esterni difensivi Spalletti non vuole sentire storie ? 

“Sì, altrimenti se ne mettono in ballo troppi, se si mette dentro anche questi poi è dura trovare certezze. Di questi due qui non ho mai pensato di farci mercato. Poi se parte Ghoulam il terzino sinistro dovremo trovarlo per forza, lì Mario Rui ha fatto vedere qualità professionali oltre che in campo perché deve gestire l’extra dell’impiego di tutte le gare, come fanno i campioni, è quasi impossibile giocarle tutte e ripetersi”.

Totti ed Insigne storie simili?

“Secondo me sono ugualmente due calciatori fenomenali, due di quelli che piacciono ai bambini, per cui sognano di diventare calciatori, per quelle giocate lì. Quelli che fanno la differenza se sostenuti e se abbinano anche corsa, recuperi, contrasti, quelli che con una giocata ti cancellano tutto quello che hai scritto alla lavagna. Insigne non so se avrà messo a fuoco nei suoi pensieri che svegliarsi a Toronto o in altri posti è diverso che svegliarsi a Napoli, mi piacerebbe vederlo la prima volta che capirà che è lontano dalle sue radici. Succederà anche a lui, è successo a tanti, Napoli ti sta sulla pelle quando si è un leader come lui. Potrebbe mettersi un bel quadro quando si sveglia”.

A tenere banco, però, è sempre il mercato: “Succederà poco anche quest’anno in termini di mercato in generale, contano le tempistiche, gli anni di contratto, le cifre. Bisognerebbe farlo in prima persona ma non sono adatto e lì c’è Giuntoli che sa farlo benissimo, oltre al presidente. Sono discorsi che verranno fuori giorno dopo giorno”.

Ci saranno novità nello staff? 

“Baldini ha deciso di prendersi un po’ di tempo per pensare e continuare o no. Voleva più spazio per la sua famiglia ed ha deciso di fermarsi, valuteremo se sostituirlo nei prossimi giorni e poi ve lo diremo”.

Nei giorni scorsi erano circolate voci che volevano Pjanic tra gli obiettivi del Napoli: “Il calciatore è fenomenale, sa giocare corto, lungo, mette la palla a 40 metri con i giri contati, batte la punizione e pure su quello bisogna starci attenti in una rosa, puoi preparare tutti gli schemi che vuoi ma se non batti bene è inutile che ti danni a trovare la soluzione. È uno di livello ma noi lì abbiamo uno che ci fa dormire sonni tranquilli, Lobotka è un po’ quel giocatore lì, vede meno lungo, ha meno gittata, ma come gestione palla è impressionante, da lì partono molte cose, se ti offuscano lì la squadra ne risente tutta, ma lui ha soluzione per uscire da qualsiasi aggressione”.

Mertens ed Ospina i due che Spalletti vorrebbe anche per l’anno,prossimo: “Sì, c’è il mio assenso, Mertens è un leader dello spogliatoio, il discorso precedente va in questa direzione. Quando il presidente me l’ha chiesto ho detto che può rimanere”.

Sui suoi programmi da lunedì Spalletti prosegue: “Sarò in Toscana, a casa mia in campagna. Nella confusione cittadina non sono a mio agio, anche se mi piace viverla e starci. Con la famiglia siamo a Milano, ma il mio ambiente naturale è quello toscano. Mi fermerei volentieri anche a La Spezia, mia moglie è di lì, due miei figli sono nati lì, ho di tutto lì. Però vado in Toscana”.

Sulla delusione per non essere riusciti a lottare fino alla fine per il titolo, il tecnico continua: “I giocatori hanno fatto bellissimi gol, abbiamo la miglior difesa della stagione, vedremo poi domani, sarà un motivo per fare un’altra bella partita. E’ chiaro che tutti vogliamo vincere, il rammarico per non aver lottato fino alla fine ci dà fastidio, ci disturba, in alcuni momenti io ho tentato di dare gas a manetta per un’iniezione di autostima perché era giusto far così, vedendo che non ci credevano fino in fondo, ma forse per questo siamo andati fuori giri un po’, ma lo rifarei perché era la cosa giusta. Tutti vogliamo vincere, ma la partita si gioca sul posso vincere?”

Pungolato sul rendimento di Mertens, Spalletti risponde: “Posso citare partite che abbiamo giocato bene e vinto anche senza Mertens, ma uno forte come lui nella finalizzazione ti dà sempre una mano, ma c’è sempre l’equilibrio di squadra da tenere presente, quando l’ho usato di più mi ha fatto vedere quel giocatore lì e mi ha presentato il conto che io pago. Ho detto che per me resta, poi la valutazione generale è sul dove farlo rendere al meglio, lì non lo faccio rendere al meglio, poi quando tira è un cecchino, può andare un metro più in là o qua, ma non si sposta molto da lì e fa subito la sintesi sul punto vulnerabile del portiere”.

Su Osimhen nominato miglior Under 23 della Lega Serie A e sul suo futuro Spalletti dice:  “Avendolo a disposizione da subito è un vantaggio grosso per lui e la squadra, sono convinto che continuerà a fare molti gol, aumenterà la sua qualità in realizzazioni”.

Un mercato che vedrà Giuntoli operare anche in collaborazione con il tecnico:“Sì, abbiamo toccato più tasti, io ho poi gli allenamenti da preparare, ma Giuntoli e Pompilio sono qui a tutti gli allenamenti e fanno delle sintesi per essere pronti in ogni situazione anche per completare la rosa. Nomi? Meglio andare nella realtà del momento, navigando a vista, se ti portano via qualcuno… ma di nomi ce ne abbiamo pronti dappertutto i 3-4 nomi, poi se io ti dico un nome di un ruolo ben preciso il mio calciatore può pensare.. in generale la squadra va bene, è di qualità, bisogna essere pronti se ci portano via qualcuno altrimenti si inizia così e poi si completa. Kvaratskhelia è stato poi già preso e la società è stata brava perché Lorenzo parte”

Sulla formazione che scenderà in campo domani, Spalletti sorprende: “Si sono allenati benissimo, non ci sarà Ounas per un problema muscolare, Lozano che è partito per operarsi, poi ci sono tutti. Zanoli, vi siete dimenticati, è stato convocato in nazionale: complimenti da parte di tutti, è una soddisfazione per tutti averlo lì, fa vedere che la qualità degli allenamenti avendo giocato poco fa comunque crescere anche se lui ha il maestro in quel ruolo, basta faccia l’ombra…  Formazione? Ve ne do 5: Ghoulam, Zanoli, Petagna, Zielinski, Meret”.

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