Romelu Lukaku si è raccontato sul in un’intervento sul canale YouTube del Club. L’attaccante azzurro ha svariato a 360 gradi raccontando aspetti ai più sconosciuti: “Didier Drogba era il mio idolo da piccolino, Thierry Henry, Ronaldo e Anelka e devo dire anche Eto’o, io ho avuto la fortuna nella mia carriera di incontrare quattro di quei cinque. Da quando è uscito la notizia un po’ su Internet che c’erano un po’ di contatti, io sono una persona che guarda Instagram e mi sono detto “oh guarda i messaggi di tifosi del Napoli” e poi a parlare con con Dries che che conosco da quando avevo 17 anni, avevo già una persona di fiducia che mi ha un po’ preparato per la vita qui. A Napoli si vede che tu rappresenti una città, un popolo intero e questo è veramente bello da vivere e ti dà un’energia di dare il massimo ogni giorno. Sai quando tu vedi i giocatore anche qui i fisioterapisti, i magazzinieri, tutte le persone che lavorano qui sono veramente tutti napoletani, persone che amano il club ti fa sentire molto bene e ti dà anche una grande grande responsabilità di dare il tutto. Alla mia presentazione così ho sentito direttamente… prima ho detto wow questo ambiente è diverso e non lo so un tipo di energia molto molto positiva sì alla fine ho fatto gol però abbiamo vinto e questo è più importante. Io come giocatore adesso vivo solo al giorno, ogni giorno provo a dare un un per cento in più e poi vedo il risultato alla fine della stagione, come diciamo in inglese e questa è la mia mentalità ogni giorno dare 1% in più alla fine vediamo. Io mi diverto quando la stagione è finita, i primi 10 giorni sì vado al mare con i figli, gioco, esco con i miei amici poi, però, quando la stagione inizia sono 10 mesi di sacrificio dove tu devi dare il 100%, alla fine vedi i risultati: vinci va bene, non vince devi fare meglio l’anno prossimo, cercare le cose per migliorare per vincere l’anno dopo e questo per me è la mia vita. C’è gente che dice che e noioso però non me ne frega niente, sono così e questo mi ha aiutato per diventare il giocatore che sono oggi. Sai quando sono al fisico la mattina loro parlano tra di loro, provo a capire però piano piano, lasciami due tre mesi poi spero di avere una conversazione con qualcuno se vada al supermercato non si sa mai..”



















