Siamo ancora a settembre ma per il Napoli il campionato sembra ormai segnato con gli azzurri settimi a 7 punti dalla capolista, senza idee, senza gioco ed al momento senza futuro. Ai danni creati da Rongoni, il fido scudiero del tecnico francese, che ha falcidiato l’organico con una preparazione killer, si sono aggiunti i disastri di Garcia che in appena due mesi ha distrutto una squadra nel gioco e negli uomini. Anche oggi il reduce dall’Arabia Saudita ha mortificato una squadra ed una tifoseria con un non gioco che lo ha portato addirittura a sostituire Kvaratskhelia ed Osimhen tra i fischi dei tifosi azzurri presenti al Dall’Ara. La scelta di Garcia non aveva convinto non fosse altro perché reduce da un calcio da pensionati come quello arabo come lui stesso lo aveva definito. Gli orrori ai quali stiamo assistendo, però, però non possono essere attribuiti esclusivamente al tecnico. Il maggiore colpevole di questo disastro risponde al nome di Aurelio De Laurentiis che prediligendo il bilancio ha scelto un allenatore che era lontano dal mondo del calcio che conta già da qualche anno ed ha pensato di sostituire Kim con Natan prendendo un Cajuste ed un Lindstrom che al momento non si sono visti. Un vero peccato perché con un altro presidente questa squadra avrebbe potuto aprire un ciclo vincente ma la sua presunzione ed il suo attaccamento al portafoglio hanno di fatto naufragare i sogni dei tifosi per i quali si prospetta una stagione triste sulla falsa riga di quella che fu vissuta con Ancelotti dopo il calcio spettacolo di Sarri.
10 Dicembre 2023
