Hanno sollevato più di un dubbio le ultime dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis durante la presentazione alla stampa dei due ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. A sentire parlare il numero uno del Club azzurro ci è venuto il dubbio che fossimo davanti ad un’altra persona rispetto a quella che aveva parlato nell’ultimo anno. Più che di “Aurelio furioso”, come dovrebbe essere dopo il disastro di questa stagione, ci troviamo a fare i conti con un “Aurelio confuso”. Ma andiamo con ordine: nella conferenza stampa dell’8 febbraio scorso, intervenendo su Garcia, il Presidente partenopeo aveva espressamente detto “… allora cosa io avrei dovuto fare nel momento in cui, in quella meravigliosa sede di Capodimonte, lui disse “ma io ma io non ho visto le partite del Napoli”, io l’ho presa come se fosse un gioco”. E su questo niente da eccepire se non fosse che il 19 giugno, nel corso della sua presentazione alla stampa, Garcia aveva così parlato: “La cosa che mi è piaciuta sulle partite che ho visto, e le ho viste tutte, è che io ho visto una squadra, non solo singoli, però ho visto una squadra che giocava bene e soprattutto che difendeva anche tutti insieme. Ho visto sempre 11 giocatori, l’anno scorso, che correvano, ed il bello di questa squadra del Napoli è che ognuno corre ed il mio compito è di continuare a fare in modo che corrono sempre, con la palla e anche senza”.
Facciamo un passo indietro al 7 maggio del 2023 quando al termine della gara con la Fiorentina, De Laurentiis si lasciò così andare davanti ad un Maradona festante: “Noi per l’anno prossimo, abbiamo iniziato un ciclo, dobbiamo ripetere, ripetere, ripetere, vincere, vincere, vincere”. Appena un anno dopo, lo scorso 4 maggio la visione di ADL è radicalmente cambiata ed ai cronisti dice: “Chi crede che si possano vincere due scudetti consecutivamente è un illuso”. Ma le contraddizioni di De Laurentiis non finisco qui, a partire dalle responsabilità, prima assunte in prima persona e poi, alludendo ad errori commessi da altri, fatte scivolare sui suoi collaboratori, e, poi, ancora sullo stadio da costruire al quale ha fatto fare il giro della Campania, partendo da Castel Volturno, passando per Afragola, Acerra per giungere, il 7 marzo scorso, a Bagnoli, fissando addirittura la data dell’inaugurazione: “il 15 luglio 2027, arriveremo in 60mila via mare e sarà una festa hollywoodiana”. Dopo poco più di due mesi, l’ennesima marcia indietro e l’ennesimo annuncio sullo stadio nel corso della presentazione alla stampa dei ritiri estivi: “Punterò sul Maradona”.
Difficile commentare dichiarazioni nelle quali De Laurentiis ha detto tutto ed il contrario del tutto, resta, però, la perplessità e la preoccupazione per come si possa progettare una ricostruzione con idee così confuse e soprattutto con un ritardo nel progetto tecnico che condizionerà, inevitabilmente, anche la prossima stagione.
