Sempre difficili da capire le modalità con le quali i commissari di campo segnalano le intemperanze dei tifosi. A Bergamo, i solerti commissari dell’Aia, si sono persi i cori di discriminazione territoriale fatti dai tifosi di casa nei confronti dei napoletani ed erano, forse a bere un caffè, al ritorno del Napoli negli spogliatoi al termine del primo tempo accompagnato dal lancio di numerosi oggetti. Alla squadra arbitrale ed ai commissari di campo saranno sfuggiti anche i tentativi di aggressione, frenati dalle forze dell’ordine, tentati dai tifosi di casa del settore confinante con il settore ospiti. Questa la cronaca da parte di chi era presente al Gewiss Stadium, un racconto diverso da quanto si legge dal comunicato del giudice sportivo che ha sanzionato il Napoli con un’ammenda di € 7.000,00 “per avere suoi sostenitori, al 40° del secondo tempo, lanciato sul terreno di giuoco un fumogeno e per avere inoltre, al termine della gara, lanciato nel recinto di giuoco numerosi oggetti di varia natura”. Solo 4.000 euro di ammenda, invece, per l’Atalanta “per avere suoi sostenitori, al 40° del primo tempo, lanciato, sul terreno di giuoco, una bottiglietta in direzione dei calciatori della squadra avversaria e, per avere inoltre, al termine della gara, lanciato un fumogeno sul terreno di giuoco”. Tanti, quindi, i fatti sfuggiti ai commissari di campo ed alla squadra arbitrale che probabilmente erano distratti o, forse, con la vista annebbiata.