Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match contro il Napoli:
Bocciatura per la prova di maturità che si chiedeva? “Sicuramente rimandati, perché abbiamo fatto poco per le nostre possibilità. Si rivede lo stesso comportamento, si dovrà vedere se si riuscirà ad acchiappare quel livello. Stesse timidezze. Abbiamo fatto la prova con i due larghi, ma non siamo stati bravi a portarla sulla strada che volevamo. Persi troppi palloni in mezzo al campo, dove eravamo di più. Meglio con David nel secondo tempo, nell’uomo contro uomo però loro hanno vinto tutte le ultime gare. Siamo riusciti a pareggiarla, lì c’è stato un momento dove si è presa in mano la partita. Ma siamo stati poco cattivi e incisivi”.
Sulla scelta dei due attaccanti larghi: “Li volevo far giocare in mezzo ai tre difensori e avere un centrocampista in più quando si palleggiava. Credevo di prendermi i vantaggi lì, ma non ci siamo riusciti. Yildiz in quel ruolo lo si chiedeva, ma non ha sfruttato tutte le palle. Ha bisogno di riposo mi avevate chiesto, Openda a 15′ dalla fine, giocatore costato 40 milioni, non si può mettere? Yildiz ci ha dato una mano col gol, ma forse deve fare qualche vampata in più quando la squadra ne ha bisogno”.
Sull’accoppiata Koopmeiners-Neres: “È il discorso di chi piange di più. Abbiamo da mesi fuori tre centrali, Koop sta facendo quello che deve fare, perché sa costruire. A me sta convincendo. Era un discorso che si era fatto, concedendo spazi larghi a Neres. Ma se non recupero qualcuno in difesa. Koop in difficoltà contro un grande giocatore nell’uno contro uno, è una cosa normale”.
Si è emozionato tornando a Napoli? “Mi emoziono facilmente, ma perdo in un attimo l’emozione perché penso a quello che devo fare. Sono stato tante volte a Napoli, ho tanti amici, ci tornerò a stare. È una storia che non può finire perché è stata troppo bella. Quella storia lì, non è solo il risultato ma i soldi arrivati nelle casse del Napoli. Nel quanto si è fatto bene a valutare certi giocatori e portare un futuro migliore alla società”.
Su Zhegrova: “Lo farò giocare dall’inizio e poi si accorge qual è il problema. È stato tantissimo fermo dopo l’infortunio, poi ha lo spunto fulminante. Sono curioso anche io a farlo giocare di più. Ma quando gli avversari hanno palla nella tua metà campo a tirarlo su non è facile, dovrebbe avere una condizione fisica migliore. Ma sono dalla sua parte, perché ha grande tecnica nello stretto”.
Come risolvere il problema del gol? “Dipende da come ci si comporta in tutti i metri del campo, il complessivo conta per essere una squadra top. Se vai pressare gli avversari e loro sparano la palla, hai un vantaggio se la vai a rigiocare in avanti. Insieme noi la diamo sempre al portiere, bisogna fare passi in avanti. Non è il problema del gol, non possiamo prendere un gol come il secondo che è troppo banale”.
Come hai trovato cambiato Napoli e il Napoli? Sensazioni dopo i fischi? “L’ho guardata dalla terrazza dell’hotel. Arrivato al Maradona ho pensato solo di preparare la gara. Fischi? Uguale, voglio bene sia a quelli che mi hanno fischiato sia a quelli che non l’hanno fatto. Un po’ anche a te”.



















