Spalletti non fa tesoro delle esperienze passate, fa un turn-over improponibile regalando almeno un tempo agli avversari, si complica la vita ed evita, solo nei secondi finali, la stessa figuraccia fatta con il Lecce. Il centrocampo scelto dal tecnico azzurro, con un improponibile Ndombele, in condizioni fisiche penose, Anguissa ed il solito evanescente e confusionario Elmas non convinceva ed il campo confermava le impressioni della vigilia. Anche la scelta di Raspadori, al posto di Simeone, non convinceva al fischio di inizio e non ha convinto al 90’ perché se è pur vero che è stato proprio l’ex Sassuolo a realizzare il gol decisivo, è altrettanto vero che la prestazione del giocatore è stata a dir poco imbarazzante. L’impressione è che la presunzione e la testardaggine di Spalletti alla fine condizionerà in maniera decisiva un campionato che, quest’anno più che mai, si preannuncia senza un padrone.