Saranno poco più di 500 i tifosi azzurri che accompagneranno il Napoli nella trasferta di Varsavia, quasi tutti appartenenti ai gruppi organizzati delle due curve. Tifosi che sono stati praticamente messi alla porta al Maradona, vessati da multe e da un ostracismo da parte delle istituzioni e della società che, con regole inapplicabili per un tifo da stadio, ne hanno praticamente determinato l’allontanamento. Una severità ed una rigida applicazione delle norme che si vede solo a Napoli e che non trova similitudini su quanto avviene in tutti gli altri stadi d’Italia dove i gruppi delle curve sono liberi di tifare senza rispettare l’assegnazione dei posti, potendo portare tamburi e bandiere e senza dovere subire multe e rischiare Daspo solo per incitare la propria squadra. I 500 rappresentanti delle curve del Maradona domani potranno finalmente dare libero sfogo alla loro passione, sostenere la propria squadra senza paletti e minacce, spinti solo dalla loro passione che li porterà a rischiare freddo, covid e la rinomata aggressività degli ultras del Legia. Proprio sul tema poco fa si è espresso Spalletti in conferenza stampa: “I tifosi? Sentiamo sempre la loro vicinanza anche quando non ci sono, certo che se si riesce ad averli tutti da vicino e come avere un giocatore in più in rosa”. Un augurio che deve essere preso come un invito da parte di istituzioni e società per risolvere questo problema perché l’apporto del tifo organizzato a fine campionato vale almeno 7/8 punti in più in classifica.
