Il risultato di questa stagione è da imputare unicamente al delirio di onnipotenza di Aurelio De Laurentiis che dopo avere conquistato lo scudetto anche attraverso scelte azzardate sul mercato che però hanno portato a costi limitati giocatori come Kim e Kvaratskhelia, ha pensato di potere abusare della Delia fortuna andando a pescare ad inizio stagione i vari Natan, Lindstrom, Cajuste e, non pago, si è ripetuto a gennaio con i Dendoncker, i Traore’ ed i Mazzocchi passando chiaramente per i Garcia, i Mazzarri e, “dulcis in fundo” i Calzona. Un disastro ampiamente annunciato che succede quando la presunzione prende il sopravvento sulla ragione e sulla mancata consapevolezza delle proprie competenze. Ad aggravare ulteriormente la situazione l’inesistente struttura societaria a livello tecnico con nessuna figura di personalità e di calcio che potesse dare una mano ad i vari allenatori succedutisi ed a dare supporto ad una squadra senza personalità. E così, la squadra, in totale sbando, è andata a picco in solitudine, senza idee, senza guide e senza alcun supporto. Emblematica e significativa della situazione la foto di De Laurentiis solo e sconfortato in tribuna unico responsabile della distruzione di una squadra che appena un anno fa stracciava il campionato vincendo lo scudetto con ben 5 turni di anticipo. La sensazione, che mi auguro possa essere sbagliata, è che De Laurentiis non abbia fatto esperienza degli errori fatti e stia continuando ad avere la presunzione di operare sotto l’aspetto tecnico, una circostanza che, se confermata, difficilmente lascerebbe spazio ad un ritorno della squadra nelle posizioni di vertice.
