Nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, si torna a parlare delle dichiarazioni rilasciate da Antonio Conte, allenatore del Napoli, nel post-partita del match di domenica scorsa contro il Bologna:
“A Bologna ne ha dette tante, mirando nel mucchio. C’è tutto un campionario di accuse, in quel post-partita livido, che la metà basterebbe per attrezzarci un processo.
A qualsiasi piano e in qualsiasi stanza del Napoli club si è rimasti perplessi dinnanzi a quell’inciso ‘io i morti non li voglio accompagnare’, dopo aver speso 208 milioni da aggiungere ai centocinquanta di un anno fa ed all’evoluzione del monte ingaggi.
Quella che doveva essere un’analisi di un momento negativo è diventata un’accusa che di fatto apre una crisi di rapporti o li rivela, rifila uno strappo tra allenatore e squadra dopo che ce n’era già stato uno con lo staff medico e i fisioterapisti e sottolinea una difficoltà che non è solo atletica, come testimonia il campo, ma anche umano professionale”.



















