Rino Gattuso, commissario tecnico del Napoli, è intervenuto ai microfoni Dazn dopo la vittoria casalinga contro la Fiorentina: “È sembrata una partita facile ma non lo è stato. Sull1-0 ricordo una gran parata di Ospina e una traversa. Abbiamo svoltato sulla grandissima giocata di Insigne, loro hanno perso cattiveria. La differenza l’ha fatta l’aver buttato dentro tutte le palle gol create, ma abbiamo concesso due-tre occasioni su nostri errori. Speriamo di fare un’altra grande prestazione giovedì”.
Sul centrocampo: “Demme è un giocatore importante per noi. L’anno scorso ci ha dato grandissimo equilibrio quand’è arrivato. Una squadra che fa 50 gol in 23-24 partite lo scorso anno… Non sono pochi. Quando metti tanta qualità in campo un po’ d’equilibrio può mancare. Sono contento di avere gente come Demme, come Lobotka, come Zielinski, tutti centrocampisti di qualità. La quantità e l’equilibrio che dà Demme gli altri non possono darli, ma gli altri possono dare maggiore qualità”.
Su Zielinski: “Può fare tutto, ha grandissima qualità e un buon passo. Se lo metti centralmente negli ultimi 20-25 metri riesce a inserirsi bene e a calciare bene. Più lo avvicini agli ultimi venti metri e meglio è per lui. Può migliorare dal punto di vista della mentalità, può dare un po’ di quantità in più. E può giocare in tutte le posizioni”.
Nel secondo tempo, nonostante il vantaggio, ha continuato ad urlare. “Quando il primo tempo vai sul 4-0 devi restare concentrato. Non è mai facile quando pensi che le partite siano finite, per questo ho alzato un po’ di più la voce. Quest’anno abbiamo sbagliato tantissime partite in casa, le abbiamo fallite e potevamo essere più su in classifica. La gara di oggi era importante, ci tenevamo molto”.
Su Petagna: “Ha un problema al polpaccio, ha preso una botta. Anche tre settimane fa l’ha presa uguale e ha recuperato in tre giorni”.
Sulla fase difensiva: “Venivamo da due prestazione con Udinese ed Empoli in cui avevamo concesso tanto ed era tanto che non accadeva. In questi giorni abbiamo lavorato a livello didattico sugli scivolamenti, sull’essere più combatti e prendere meno imbucate. Oggi la squadra ha fatto tutto ciò che avevamo provato in questi giorni. In fase di non possesso la squadra pizzicava al tempo giusto, mi è piaciuta molto. Forse potevamo fare meglio con Lozano, quando la Fiorentina andava sull’esterno, perché tante volte Hysaj era costretto a uscire non col tempo giusto. È stata l’unica cosa che non mi è piaciuta. Nelle ultime partite invece la fase difensiva non m’era piaciuta”.
Sul pranzo di squadra: “Il pranzo è venuto fuori perché è una cosa che mi sono sentito dentro. Ho visto i ragazzi stanchi mentalmente ed era giusto andare a mangiare un piatto di pasta buono, bere un po’ di vicino e dire due stronzate e farli tranquillizzare”.
Martedì cena di squadra pre Supercoppa? “No, scherzi a parte, erano state dette tante inesattezze, che la squadra ce l’aveva con me e io ce l’avevo con la squadra. Nel calcio possono starci momenti di tensione. Purtroppo si raccontano troppe storielle e a qualcuno piace raccontarle, ma noi dobbiamo accettarle. Io so che rapporto ho come i miei calciatori, per me è un onore allenare questa squadra forte tecnicamente. Per diventare una grande squadra serve un pizzico di veleno, la cazzimma, su quest’aspetto possiamo migliorare e oggi l’abbiamo dimostrato. Non possiamo giocare sempre di fioretto, serve anche il coltello tra i denti”.