È un Gattuso provato quello che si presenta in sala stampa al termine del match con il Granada.
Mister come si esce da questa situazione: “Dobbiamo pensare a recuperare le energie, a tratti abbiamo fatto buone cose ma, ancora una volta, abbiamo ancora una volta un gol che potevamo evitare. Spero che i miei giocatori pensino a fare il massimo, devono cercare solo questo. Veniamo da questo periodo negativo, abbiamo perso tante partite, la Supercoppa ma il primo responsabile sono io e mi prendo tutte le colpe, è solo colpa mia e vorrei che i miei giocatori fossero più tranquilli. A dire il vero vorrei vedere anche qualche errore in meno ma sugli errori non puoi lavorarci sul campo giocando ogni tre giorni ma si può fare solo in sala video e non puoi migliorare solo così. Bisogna ripartire con entusiasmo e recuperare quanti più giocatori è possibile in maniera da far tirare il fiato a chi sta tirando la carretta”.
Un Napoli che aveva iniziato la gara con un’inedita difesa a tre per poi ritornare alla solita organizzazione a 4 nella ripresa. Gattuso spiega così le sue scelte: “Il Granada molta ha molta qualità ed è fisicamente forte, a Granada nei primi 50 minuti ci hanno messo in grosse difficoltà ed abbiamo pensato di metterci a tre poi nella ripresa ho cercato di avere un uomo in più davanti”.
Sollecitato sul dire qualcosa ai tifosi Gattuso glissa: “Ai tifosi non possiamo promettere nulla, lo dice la storia di questa stagione. Abbiamo sbagliato tante partite e tanti approcci, adesso dobbiamo guardarci negli occhi e cercare di fare qualcosa di più e non solo dal punto di visto tecnico. In questo periodo dobbiamo cercare di fare meno danni possibili e provare a recuperare tutti gli infortunati. Ci aspettano ancora 17 partite e abbiamo l’obbligo di provare a centrare il quarto posto. Napoli è una squadra abituata a fare caterve di punti in ogni stagione e ci sta di prenderci qualche parolina di troppo anche se abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna ma dobbiamo metterci i tappi nelle orecchie e cercare di fare qualcosa di più”.
