Fabio Fulgeri, legale di Aurelio De Laurentiis nel caso plusvalenze, ha rilasciato alcune dichiarazioni inerenti alle intercettazioni pubblicate da La Repubblica, e non solo, ai microfoni di NapoliNetwork:
Il 6 novembre 2025 ci sarà l’udienza dinanzi al GUP di Roma. Quali sono i possibili scenari? “Noi presenteremo in quella data le nostre memorie difensive, ci sono spunti importanti da un punto di vista contabile con perizie accurate. Siamo fiduciosi che il nostro materiale venga ben visto. Se così non fosse ci sarebbe il rinvio a giudizio, sicuramente non ci sarebbe una condanna. Noi speriamo e confidiamo nel proscioglimento. Le ipotesi di reato sono infondate nonostante i rumors emersi negli ultimi giorni. Il Napoli è sereno, noi siamo sereni, non c’è stato nessun illecito. Confidiamo in un proscioglimento. Non è detto che l’udienza si esaurisca il 6 novembre, è possibile che ci sia un ulteriore aggiornamento”.
Queste intercettazioni pubblicate da La Repubblica sono state da lei valutate come materiale di interesse giornalistico e non giuridico. È un caso che questo materiale provenga da Repubblica, giornale la cui proprietà è legata alla famiglia Elkann? “Mi fa ridere. Non posso rispondere a questa domanda. Sono ipotesi che in molti fanno. Non glielo so dire”.
Caso completamente diverso da quello della Juventus che invece è stata sanzionata. “Il Napoli, a differenza del club piemontese, non è quotato in borsa. I criteri bilancistici sono contabili. Non sono quelli della ‘IAS’, ma sono quelli delle società italiane di contabilità. I criteri contabili sono stati correttamente applicati dal club. Inoltre, la fattispecie era differente. Questi messaggi, se vengono valutati con serenità, si capiscono che sono messaggi normali in una contrattazione per l’acquisto di calciatore. Sono privi di doppi sensi. Lo dico con serenità, gli autori di questi messaggi sono stati sentiti in Procura, non ci sono dietrologie dietro a questi messaggi”