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FISCHI, CORI E STRISCIONI, ECCO IL SALUTO ALLA SQUADRA DEI POCHI TIFOSI PRESENTI

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C’era una piccola speranza di potere ancora riacciuffare la partecipazione ad una coppa europea ma l’unica che ha fatto il suo dovere è stata l’Atalanta che battendo il Torino ha lasciato nelle mani degli azzurri la possibilità di agguantare quel nono posto che, in caso di vittoria della Fiorentina in Conference mercoledì prossimo, consentirà l’accesso alla prossima Conference. Oltre alla squadra, anche i tifosi non hanno dimostrato di credere nell’impresa: pochi intimi sugli spalti e cori di scherno e contestazione un po’ per tutti a partire dal presidente De Laurentiis pesantemente attaccato dalla Curva A, per finire ai giocatori contestati per tutti i 90’ al grido di mercenari ed uomini senza attributi. Cori e striscioni con l’epilogo al novantesimo con la squadra che abbandonava a capo chino il terreno di gioco sotto una pioggia di fischi. Solo dalla curva A l’invito a recarsi sotto il settore. Cosa avesse spinto i tifosi a chiedere alla squadra di andare sotto la curva lo si è capito qualche istante dopo quando dagli spalti sono volati decine di salvagenti a richiamare lo striscione che recitava “Vi auguriamo un’estate come la vostra annata… in un mare di merda”. Ma tanti sono stati gli striscioni esposti dalle curve, dalle sconfitte di questa stagione, all’invito a sparire al più presto.

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