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Elmas: “Non è semplice essere un jolly, sto cercando di capire cosa mi chiede il mister…”

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Eljif Elmas, centrocampista del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC:

  “È stato bellissimo vincere la Supercoppa, il nostro primo trofeo stagionale. Dopo lo scudetto vincere questa coppa era importantissimo: è stata una bella settimana a Riyad. Abbiamo fatto due bellissime partite ed abbiamo portato a Napoli questo regalo di Natale. Era importante vincere questo trofeo per noi, quindi abbiamo approcciato bene alle due partite contro Milan e Bologna. Sono due squadre forti con tanta qualità, quindi sapevamo di dover fare del nostro meglio.

Cosa ti chiede Conte? “Essere un jolly non è semplice, ci sono tante difficoltà. A me piace giocare dietro la punta ed in questo periodo sto giocando un po’ di più nella mia posizione, dopo 5 settimane in cui ho giocato da mediano. Non è semplice passare da un ruolo all’altro, ma sto cercando di fare del mio meglio. Secondo me questa posizione è perfetta per me, perché puoi fare gol, dribbling, assist. Sto cercando di capire bene quello che mi chiede mister Conte per poter fare un salto di qualità. Quando giocavo mediano Conte mi chiedeva altre cose e non sempre tutti lo capiscono. Contro il Milan e il Bologna, invece, in un altro ruolo cambiano le richieste del mister: io sto cercando di seguire quello che mi dice”.

Su Lukaku: “Lukaku è un grandissimo giocatore con tanta esperienza: aiuta sempre i giovani ed è un uomo squadra. Ha vinto tanti trofei, ha giocato tantissime partite e con la sua esperienza può dare una mano a tutti noi. Mi darà una grande mano sotto un punto di vista mentale e di motivazione: mi piacerebbe molto giocare insieme a lui”. 

Sul match contro la Cremonese: “Tutte le partite in Serie A sono difficilissime. La Cremonese ha preso punti importanti a grandi squadre in queste partite, come al Milan. Dobbiamo essere concentrati, è l’ultima partita di quest’anno e dobbiamo fare attenzione e seguire quello che ci dice il mister. Dobbiamo portare a casa i 3 punti perché sono importantissimi”.

Differenze tra Spalletti e Conte? “Le emozioni dello scudetto con Spalletti non si possono raccontare, ma solo vivere.Vincere lo scudetto a Napoli dopo 33 anni è stato speciale, perché nella sua storia il club azzurro non ha vinto tanti tricolori. Anche per chi ha visto gli scudetti di Maradona, tornare a vincere dopo 33 anni è stata un’emozione inspiegabile. Il Napoli di Spalletti era improntato sul palleggio. Sia quel Napoli che questo hanno tanta qualità nella rosa: questa squadra di Antonio Conte, però, è molto più fisica. Sono due squadre diverse, ma entrambe costruite bene”.

Sul futuro: “Sono arrivato qui nel 2019, ero un bambino ed ora sto diventando un uomo. Sto capendo tantissime cose nella vita e nel calcio, qui sto bene. Non so cosa riserva per me il futuro, vediamo se riuscirò a fare 300 presenze con la maglia del Napoli, ma anche 200 è un grande traguardo. Auguri a tutti i tifosi del Napoli per il 2026!“.

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