Archiviato anche il discorso Champions, agli azzurri non resta altro che sperare nella rimonta in classifica per agganciare il quarto posto. Una rimonta difficile ma che appare alla portata dei partenopei a patto che Calzona trovi il coraggio di fare scelte difficili ma necessarie, a partire dal portiere ruolo nel quale Meret non convince e solo nelle gare con Cagliari e Torino ha tolto alla squadra quattro punti. In panchina scalpita Gollini, portiere che da sicuramente più sicurezza a tutto il reparto ma che, inspiegabilmente, non viene gettato nella mischia. Scelta difficile, ma inevitabile, quella di dare un po’ di riposo ad un Di Lorenzo che, in questa stagione ma soprattutto nelle ultime partite, sta dimostrando di non essere nelle condizioni di scendere in campo. Il campo ha deciso anche le gerarchia per il ruolo di terzino sinistro dove la fisicità di Olivera non paga ne in termini di qualità, ne in termini offensivi (con lui in campo Kvaratskhelia risulta puntualmente abbandonato al suo destino) ne tanto meno in termini difensivi. Da valutare anche il momento di Osimhen che sembra il fantasma del giocatore che da solo metteva in difficoltà l’intera difesa avversaria. Un giocatore che, se non riuscirà a trovare la condizione e le motivazioni giuste, sarà giusto far meditare in panchina. Il momento delle scelte difficili per Calzona è arrivato perché già da domenica prossima a Milano contro la capolista non saranno più ammessi passi falsi. Il treno Champions rischia di essere perso e non c’è più tempo e punti da perdere.
