Antonio Conte ha parlato oggi in conferenza stampa presentendo il match di domenica vestendo subito i panni da pompiere: “Per fortuna torniamo a perché, comunque, sono stati 15 giorni in cui penso ci sia stata un’esaltazione esagerata perché sono passate solamente 7 giornate. Sicuramente ci fa piacere ricominciare a giocare il campionato da quella posizione di classifica ma vediamo tutti quanti che la classifica è corta e nel giro di quattro punti ci sono racchiuse tante squadre, c’è racchiusa la zona Champions, c’è racchiusa la zona Europa League, quindi dovremmo essere bravi a ripartire nella giusta maniera” Questa sosta ci ha portato qualche intoppo e qualche problematica’ Lobo è tornato con con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però è un problema che comunque bisognerà affrontare. Bisognerà fare un recupero, bisognerà fare delle valutazioni. Dispiace perché è un giocatore che si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione giusta per per veder Billy, Gilmour. L’ho detto più volte in conferenza che era uno di quei giocatori che che stavo penalizzando di più per quello che vedevo in allenamento, però, poi vedevo Lobotka ed era era veramente difficile non fare delle valutazioni, quindi da questo punto di vista siamo siamo sereni. Ho sempre detto che per costruire squadre forti, durature nel tempo, che possano comunque avere l’ambizione di competere per stare sempre nella parte alta classifica dovremmo essere bravi, in questi tre anni, a riempire le caselle e a mettere un doppio titolare di di ruolo. Abbiamo appena iniziato a fare questo, ecco dietro Lobo c’è sicuramente un giocatore forte, e quindi dispiace per Lobotka e speriamo anche che recuperi quanto quanto prima perché sta facendo molto bene però grande fiducia a Billy Gilmour giocatore che comunque dà delle garanzie importanti a me e a tutta la squadra”.
Empoli avversario da non sottovalutare: “Stiamo parlando di una squadra che ha subito la prima sconfitta prima della sosta negli ultimi minuti su un campo difficile come l’Olimpico contro la Lazio. È una squadra molto ben organizzata e ci sono dei calciatori interessanti, sappiamo benissimo che il presidente Corsi è da tanti anni nel calcio e riesce comunque a creare un qualcosa di sostenibile e che, comunque, crea sempre delle difficoltà agli avversari. Mi è stato detto che storicamente Empoli è sempre stato un campo molto difficile, la storia va rispettata però bisogna essere pronti a scriverne altre e possibilmente anche differenti. Sappiamo tutti che sarà una partita molto difficile per la forza dell’avversario, perché hanno un allenatore bravo che è anche un mio amico, Roberto (D’Aversa ndr), ed oltre che essere un grande professionista è una persona perbene e questo mi piace sottolinearlo. Sono contento che si stia togliendo delle soddisfazioni quest’anno con l’Empoli però dovrò fare grande attenzione. Ho letto un po’ le dichiarazioni anche di qualche calciatore che ha parlato di una grande squadra organizzata e con grande spirito di sacrificio ed anche noi dovremmo essere organizzati ed avere ancora più spirito di sacrificio di loro per cercare di di ottenere un un buon risultato su un campo molto difficile”.
Conte non pensa al novembre difficile che attende la sua squadra ma naviga a vista: “Chi mi conosce sa benissimo che non guardo mai oltre la prossima partita e cerco di trasferire e trasmettere questo anche a chi lavora con me, non solo i calciatori, per noi la prossima partita è la partita contro contro l’Empoli che è una squadra che sta mettendo in grandi difficoltà tutte quante e quindi dovremo fare grandissima attenzione. È logico che chi guarda le situazioni in maniera distaccata, dal di fuori, dall’esterno, è molto più superficiale, più leggero nel dire che le prossime due partite sono due partite che, sulla carta, sono alla portata del Napoli e poi che ci saranno tre partite più impegnative. Io, invece, dico che ogni partita deve essere giocata. Dobbiamo considerare la prossima partita la partita della vita, lo dico sempre ai ragazzi perché si gioca sempre contro gli avversari, i tifosi e noi dobbiamo dimostrare quella domenica o il giorno della partita di meritare di prendere il tre punti dopodiché ci concentriamo sula partita che viene dopo. Questo cerco di trasferire e trasmettere ai calciatori, sarebbe veramente sciocco guardare a lungo termine. Concentriamoci partita dopo partita perché, come ho detto, per noi ogni partita sarà difficile: sono state tutte difficili le abbiamo affrontate, una l’abbiamo persa le altre le abbiamo vinte ed una pareggiata ma tutte quante state partite difficili. Sappiamo che quella con le Empoli sarà la prossima partita della vita, ci vogliamo concentrare su quella dopodiché andremo a fare altre valutazioni quando si arriverà alla sosta, poi, eventualmente potremo tirare le somme ma quando arriverà la sosta. Oggi noi dobbiamo indirizzare il nostro destino sapendo che la prossima partita è la partita più importante è che sarà dura, questo questo è fuori dubbio”.
Sulle ambizioni di questo Napoli il tecnico azzurro prosegue: “Lavoro per costruire una squadra solida che possa avere l’ambizione, ogni anno, di lottare per qualcosa di di importante. Sento questa pressione, poi capisco benissimo che la cosa più semplice che ti possono. A me piace vivere la città, quando ti scoprono, tra virgolette, sotto il cappello e gli occhiali, la cosa che ti chiedono è lo scudetto ma io rispondo sempre che ci vuole pazienza e si deve capire che le vittorie si costruiscono non si inventano. Può capitare che le inventi dall’oggi al domani, è successo in passato potrà succedere anche in futuro però quello che mi sento di garantire e di prendermi come responsabilità è di ricostruire un qualcosa con fondamenta solide che possa durare nel tempo. Questa è la responsabilità che io sento, per il resto dico pazienza sapendo che, ripeto, l’obiettivo è quello di rendere orgogliosi i nostri i nostri tifosi e rendere orgoglioso il napoletano soprattutto di riconoscersi nella prima squadra questo è la responsabilità che sinceramente io mi sento addosso”.
