E’ un Conte moderatamente soddisfatto quello che si presenta in conferenza stampa dopo il match. Sulla metamorfosi della squadra tra il primo ed il secondo tempo i” tecnico azzurro spiega: “Diciamo che siamo partiti veramente forti perché abbiamo segnato praticamente subito anche su una situazione molto bella, studiata. Forse il gol ci ha un pochettino, non dico appagati, però, abbiamo cercato di gestire i ritmi. Nel primo tempo abbiamo concesso tre tiri pericolosi fuori dall’area e sicuramente potevamo fare meglio. Nell’intervallo abbiamo cambiato qualcosina a livello tattico perché creavano troppa superiorità nella nostra seconda linea con i nostri tre centrocampisti, e siamo riusciti ad essere più compatti, aggressivi e a gestire la palla in maniera giusta e a vincere la partita in maniera meritata contro un’ottima squadra, ve l’avevo detto anche in conferenza, forse è la squadra che in questo momento stava meglio di tutte. Quello che mi è piaciuto, che ho detto ai ragazzi a fine partita, è che è stato fatto un secondo tempo veramente importante a livello caratteriale, di personalità ed a livello tattico. Sono stati molto bravi, mi sono piaciuti. Abbiamo vinto piu duelli, siamo andati di piu allo scontro, nel primo tempo, invece, ho visto che il Como aveva vinto 22 contrasti e noi solo 8. Diciamo che nel secondo tempo è cambiato un po’ tutto il trend e questo mi fa piacere. Prendere il gol a fine primo tempo poteva ammazzarci, invece, c’è stata una grande risposta e significa che i ragazzi stanno crescendo anche a livello di personalità, di credo”.
Cosa ha detto al quarto uomo sul contatto Kvara-Moreno
“Non ho detto niente ma mi sono arrabbiato molto, poi infatti l’arbitro mi ha ammonito. Mi dispiace perché mi dà fastidio quando prendo un giallo. Quelle sono situazioni di campo, poi mi hanno detto che il VAR non poteva intervenire, sono decisioni singole dell’arbitro quindi le rispetto. Quello che mi ha lasciato un pochino più perplesso è stato quello accaduto la settimana scorsa quando ci sono state altre due situazioni clamorose dove il VAR doveva intervenire e non lo ha fatto. Però va bene, si va avanti, dobbiamo essere più forti di tutte le situazioni”. Sul quanto sia bello andare alla sosta con il primato solitario in classifica l’allenatore partenopeo prosegue: “Tanto sinceramente. Poi per chi mi conosce sa benissimo che prima della pausa, anche per chi mi sta intorno, la famiglia, diventa vitale per me fare la pausa con una bella vittoria. Altrimenti sono due settimane di alti e bassi. Quindi essere riusciti a portare a casa un’altra vittoria, aver messo comunque nella nostra classifica sedici punti, ci deve far continuare e capire che il lavoro e la strada intrapresi sono giusti. Tenendo sempre i piedi per terra, ma questo è un gruppo di ragazzi umili. Il patimento dell’anno scorso ha portato degli strascichi negativi ma al tempo stesso ci sono anche delle cose positive che ha portato. Noi vogliamo cercare di continuare, sapendo che sedici punti in sette giornate se me l’avessero chiesto sei mesi fa sicuramente avrei messo la firma”.
Sui cori dei tifosi sul “sogni nel cuore”, Conte prosegue: “Io quello che apprezzo dell’ambiente è che a prescindere da calciatori, allenatori, proprietà, Napoli ha sempre avuto passione e calore forte verso la propria squadra. Quindi noi abbiamo l’opportunità e il privilegio di averli dalla parte nostra e questo deve responsabilizzarci di più, una responsabilità positiva, sapendo che questo connubio è molto importante. Quello che chiedo solamente al tifoso napoletano è non farsi condizionare da risultato, quello che loro devono vedere ogni singola partita è che i giocatori escono dal campo con la maglia sudata, senza rimpianti e recriminazioni. Poi sapete benissimo che una sola squadra vince e non signifca che tutte le altre perdono. Ognuno deve capire e conoscere da dove si parte, quali sono i nostri obiettivi e quale sarà il nostro percorso. Noi non vogliamo chiuderci assolutamente a riccio, io dico ai ragazzi di aprirci a questo entusiasmo della gente, a questa passione. Può solo farci bene. E’ una responsabilità positiva e io la sento tanto e cerco di trasferirla anche ai ragazzi perché è una spinta in più. Oggi nel secondo tempo avevamo una spinta forte forte”.
Ancora una volta, nei pochi minuti a disposi, Neres e’ stato determinante. Su un suo impiego più consistente Conte conclude: “Quello che frena in questo momento è il discorso dell’equilibrio. Sapete benissimo che le squadre devono essere sempre equilibrate, questo per noi è importante. Per quello che riguarda David: sta crescendo in maniera esponenziale, quello su cui abbiamo dovuto faticare è riportarlo da un punto di vista fisico, tattico e di condizione importante. David negli ultimi anni ha avuto dei momenti altalenanti, nel Benfica l’anno scorso non giocava titolare. Io sto cercando di toccare dei punti anche con lui, anche per cercare di stimolarlo. Lui a livello offensivo ha caratteristiche importanti e nell’ultimo periodo ho visto che si sta applicando molto anche a livello difensivo. Questo non può che farmi piacere. Quello che Neres ha fatto oggi non fa altro che alzare il livello di competitività e di competizione, anche a livello dei ragazzi stessi. Qui non è che c’è scritto su una tavola ‘devono giocare per forza questi’, assolutamente. Però dico anche che chi sta giocando sta facendo il proprio dovere. Io Politano l’ho vissuto anche all’Inter in una breve parentesi e poi l’abbiamo dato via proprio al Napoli: lui è un giocatore che ho ritrovato molto più cresciuto, maturo. Sotto tutti i punti di vista: della voglia, abnegazione, da un punto di vista tattico e di sacrificio, questo mi lascia molto sereno. Ho parlato in conferenza che a Gilmour vorrei dargli più spazio, poi vedi Lobotka e dici fermi un attimo, però credetemi Gilmour è un giocatore di spessore. Ma stanno crescendo un po’ tutti: lo stesso Ngonge anche se non gli ho dato minuti oggi, ma sono calciatori che stanno tutti crescendo tramite il lavoro e questo mi fa piacere, perché loro sanno che non regalerò niente a nessuno. Non c’è scritto da nessuna parte che qualcuno gioca per forza e qualcun altro no. Finché in campo mi daranno delle garanzie giuste continueranno a giocare determinati calciatori. Ma David oggi ha fatto un gol e poteva farne un altro, ha fatto infortunare un giocatore avversario. Trovare dei giocatori che entrano durante la partita e hanno un impatto così importante, per noi diventa devastante. Detto questo, David mi auguro quanto prima di metterlo nelle condizioni che inizi a giocare dal primo minuto anche”.



















