E’ un Conte scuro in volto quello che si presenta a fine gara in conferenza stampa: “Bisogna sempre valutare l’avversario che hai difronte, ho poco da rimproveraere ai ragazzi per quello che hanno messo in campo ma l’Atalanta è stata superiore e perdere ci sta se una squadra è più forte. Non abbiamo perso perché è venuta meno la voglia e l’applicazione, i ragazzi hanno dato tutto cercando di andare oltre l’ostacolo che era molto alto, oggi era molto alto e ci siamo sbattuti. Loro sono più avanti, hanno vinto l’EL contro un avversario imbattuto come il Bayer Leverkusen, piaccia o non piaccia sono una realtà al livello delle solite note. Potevamo fare meglio sui gol ma bisogna fare solo i complimenti all’Atalanta”. Su cosa significa questa battuta d’arresto, Conte prosegue: “Quando parlo dico la verità e non lo faccio per piangere, odio le bugie e dire cose che non penso. Che piaccia o no dico sempre la verità. Siamo qui per lavorare e cercare di ricostruire una situazione, l’ha detto anche il presidente a inizio anno. Ci deve essere un lavoro, ci vuole calma e pazienza. Le difficoltà ci saranno e non devono buttarci a terra. Ci vogliono le battute di arresto come oggi per crescere, se sei sportivo in partite come queste alzi le mani e dici di aver perso contro una squadra più strutturata e forte. Oggi è la dimostrazione che in questo momento l’Atalanta è più forte di noi, ma questo non significa che a fine anno non saremo noi più forti. Proveremo a migliorare e ad alzare il livello”. Si come definire oggi la sua squadra il tecnico azzurro continua: “Un Napoli generoso, che ha cercato di contrastare una squadra forte anche dal punto di vista fisico. La differenza c’è stata nella parte finale, loro sono stati chirurgici, a noi è mancata la parte finale e la rifinitura. In alcune situazione potevamo fare meglio, ma non mi sento di dire niente ai ragazzi perché hanno dato tutto. Contraccolpi? Li può temere solo chi è fuori dalla realtà, noi che siamo dentro che contraccolpi dobbiamo avere? La sconfitta fa parte del percorso, mi dà fastidio se avviene contro una squadra più debole, come anche è capitato. Io cerco di essere realista, l’Inter è ancora più forte e domenica ci misuriamo. Sappiamo che dobbiamo fare un percorso, se qualcuno pensa che non lo dobbiamo fare e che tutto si mette tutto a posto schioccando le dita mi viene da sorridere. Non siamo realistici e non capiamo alcune cose. Prima non eravamo fenomeni e oggi che abbiamo perso non siamo meno fenomeni di prima